Uniti si Può: “Il servizio bus è peggiorato ulteriormente. Ritardi di oltre 40 minuti per le corse”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Uniti si Può sulla situazione dell’ASP:


Ieri alla linea urbana 3 i cittadini anziché attendere 24 minuti circa hanno atteso oltre 40 minuti tra una corsa e l’altra. Sulla linea 7, quella dell’Ospedale, anziché attendere 16 minuti hanno atteso circa 30 minuti. Un servizio che già normalmente sconta un numero di corse tale da non renderlo appetibile dai cittadini in questi giorni è ulteriormente peggiorato, con tempi di attesa insopportabili.
E’ del tutto evidente che Asp e il Comune non sono in grado o non vogliono gestire un servizio di trasporto pubblico degno di un paese civile e non sono in grado, soprattutto, di avere una politica del personale e delle relazioni sindacali che tenga insieme i diritti dei lavoratori con i bisogni dei cittadini.
Da tempo denunciamo una politica sui trasporti ad Asti del tutto inadeguata nei progetti, nella gestione del personale, nelle strategie future.
Ma sulle strategie forse l’Assessore Berzano, il Presidente Imerito e il Sindaco Rasero sono già proiettati in quella politica delle Authority, di cui da mesi si riempiono la bocca, mentre smantellano servizi e il futuro di Asp che si preparano a consegnare nelle mani dei privati.

La verità è una sola: che non si “fanno le nozze con i fichi secchi”, come recita un vecchio e sano proverbio astigiano, e se hai pochi autisti non si può, come sta avvenendo in questi giorni, mandarne 6 o 7 a rafforzare i servizi privati della torinese GTT.
Ora capiamo: è questa la famosa politica degli Ambiti tanto cara a Berzano e company: penalizzare i servizi per i cittadini astigiani, che ieri hanno atteso dai 30 ai 40 minuti una corsa, per favorire i servizi privati della torinese GTT.
Per adesso cominciamo con gli autisti e i trasporti in attesa che i vertici di Asp Berzano e Rasero si organizzino per picconare a favore dei torinesi rifiuti e acqua.
Allora che dire: viva gli Ambiti alla faccia degli astigiani che pagano le tariffe.

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