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Presidio di Cgil, Cisl e Uil sotto la Prefettura di Asti per lo stallo delle trattative sul rinnovo dei CCNL fotogallery

Questa mattina, venerdì 25 marzo,  sotto la Prefettura di Asti si è tenuto il presidio dei dipendenti pubblici, lavoratori degli Enti Locali e della Sanità e una delegazione di questi è stata ricevuta dal Prefetto. Al presidio è intervenuto anche il sindaco di Asti, Maurizio Rasero.

La motivazione della protesta è lo stallo delle trattative sul rinnovo dei CCNL (Contratto Collettivo Nazionale), dovuto al mancato stanziamento delle risorse economiche da parte del Governo, nonostante quanto previsto dal “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” siglato il 10 marzo 2021.

Di seguito il documento che le OO.SS. hanno consegnato al Prefetto.


Al sig. Prefetto
Asti

Oggetto : mobilitazione dipendenti pubblici dei comparti funzioni locali e sanità.

I dipendenti pubblici dei comparti Funzioni Locali e Sanità sono in stato di agitazione.
Le motivazioni della protesta afferiscono alla situazione di stallo nella quale si trovano le trattative relative al rinnovo dei CCNL Funzioni Locali e Sanità Pubblica a causa del mancato stanziamento delle risorse economiche necessarie per coprire i costi contrattuali.

Si chiede al Governo di rispettare quanto previsto nel “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” sottoscritto in data 10 marzo 2021.
La valorizzazione della professionalità, da perseguire attraverso la riforma degli ordinamenti professionali (quello degli Enti Locali risale addirittura al 1995) ed un piano straordinario di assunzioni, che consenta di recuperare non solo le cessazioni dal lavoro attuali, ma anche quelle avvenute negli anni precedenti, sono le pre-condizioni necessarie ed indispensabili per garantire la stessa sopravvivenza degli Enti e dunque il livello dei servizi erogati alla cittadinanza.

Anche le recenti misure adottate dal Governo con il c.d. “Decreto energia”, con la previsione di misure a sostegno solo dei lavoratori dipendenti privati vanno invece nel senso opposto rispetto a quanto previsto dal patto in materia di welfare.
E ciò nonostante quanto avvenuto nell’ultimo anno e mezzo abbia ricordato la misura dell’importanza dei servizi pubblici e dimostrato l’abnegazione di coloro che sul territorio rappresentano e declinano la P.A. nella pluralità di Enti e Amministrazioni, ma ha anche impietosamente messo a nudo la fragilità e l’inadeguatezza del sistema attuale.

Il Governo deve onorare gli impegni presi: stanziare le risorse necessarie per la revisione dell’ordinamento professionale, trattare in modo dignitoso i dipendenti pubblici e assicurare alla popolazione un’Amministrazione Pubblica adeguata alle esigenze del terzo millennio.

Distinti saluti.
FP CGIL, CISL FP, UIL FPL – Roberto Gabriele, Salvatore Bullara, Dino Penso