Il “Fragile Occidente” al centro delle riflessioni di Passepartout 2022

La geopolitica come filo conduttore della rassegna che vedrà un nutrito parterre di relatori: tra questi  il filosofo Maurizio Ferraris, il giornalista politico Federico Rampini, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, padre Enzo Bianchi e il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo

In un momento di forte attenzione ai temi internazionali, dove gli equilibri faticosamente conquistati negli ultimi settant’anni sembrano di nuovo pericolosamente in bilico, anche Passepartout, il festival culturale di Asti organizzato dalla Biblioteca Astense, si inserisce nel dibattito con un’edizione dedicata alla situazione culturale e politica del vecchio continente.

A cent’anni dalla pubblicazione di “Tramonto dell’Occidente” di Oswald Spengler, Passepartout quest’anno si darà il titolo  “Fragile Occidente” con l’edizione 2022 che tornerà nel cortile della Biblioteca Astense dal 3 al 12 giugno.

In un contesto di ritrovata normalità, il Festival potrà svolgersi in presenza e a piena capienza.

Il  programma, illustrato stamane dalla presidente della biblioteca Roberta Bellesini, dalla direttrice Donatella Gnetti e dallo storico direttore artistico della rassegna Alberto Sinigaglia, spazierà dalla geopolitica all’economia, non tralasciando una riflessione sulle dittature del “secolo breve” e i cambiamenti climatici in atto.

“L’obiettivo è quello di far crescere sempre di più la manifestazione – afferma Gianfranco Imerito che ha portato i saluti dell’Amministrazione – anche quest’anno portiamo una platea di grandi nomi Questo Festival ha tutti i crismi per diventare una rassegna non solo di caratura nazionale ma anche internazionale”.

La geopolitica entra tra i temi della rassegna

L’attuale situazione internazionale ha ricordato a molti come a volte la politica internazionale, tema un po’ bistrattato nella discussione pubblica, sia un argomento che ci tocchi molto da vicino. “Ci rendiamo conto che la geopolitica ci interessa molto: è una tematica che entra sempre di più nelle case degli italiani – ricorda Roberta Bellesini  molti frequentatori di Passepartout ci hanno chiesto più volte maggiore attenzione sulle grandi trasformazioni mondiali. Ed è per questo che parleremo della grande attualità di questi giorni”

Inquietanti confronti

Un attenzione posta anche da Alberto Sinigaglia che nell’illustrare il programma ha affermato come l’attuale situazione internazionale ponga più di uno spunto di riflessione rispetto al confronto con il 1922, altro momento cruciale per la storia italiana e non solo: ” Come di consueto facciamo a Passepartout, vogliamo mettere a confronto il 2022 con un altro anno della storia: il 1922 era l’anno in cui uscì il libro “Tramonto d’Occidente” di  Oswald Spengler. Sarà’ un paragone  sotto tanti aspetti, ma la geopolitica in queste settimane è  diventata un fatto drammatico nel suo svolgersi ora per ora. L’invasione russa dell’Ucraina offre le più dure e crudeli verifiche di quanto avevamo sognato, realizzato, conquistato, come i 77 anni di pace in Europa, che credevamo sicura per sempre”.

Il parterre dei relatori

Come al solito saranno molti i relatori nei vari incontri sul “Fragile Occidente”: tra questi  il filosofo Maurizio Ferraris, il giornalista politico Federico Rampini, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, padre Enzo Bianchi, il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, che si occuperà in particolare della condizione femminile, fragile, ma punteggiata di donne forti e straordinarie.

Cent’anni fa la scoperta della tomba di Tutankhamon diede una scossa agli studi dell’egittologia riaccendendo il suo fascino e l’interesse per la storia dei faraoni. Ne parlerà Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, secondo al mondo per importanza, ma diventato il primo per notorietà e numero di visitatori.

Cinquant’anni fa un’altra scoperta archeologica suscitò un interesse mondiale: i Bronzi di Riace, come da allora sono chiamate le due statue di bronzo, capolavori dell’arte greca, salvati intatti dal mare di Riace Marina non lontano da Reggio Calabria. Ricostruirà quella storia affascinante lo scrittore, attore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco.

Compie un secolo anche “Rivoluzione liberale”, la rivista fondata da Piero Gobetti. Quanto ha contato l’idea liberale nel ‘900? Che cosa ne è oggi? Che ne sarà? Ne parlerà il professor Fulvio Cammarano, storico dell’Italia liberale. La serata sarà dedicata alla memoria dell’ex ministro Antonio Martino, che a sua volta aveva accettato l’invito a Passepartout per testimoniare la propria esperienza.

Sempre un secolo fa in Europa si affermarono le dittature: dalla Germania alla Russia, all’Italia, poi alla Francia e alla Spagna. Qual è stato il difficile percorso della democrazia? E in quale stato di salute versa? Ne parleranno in due incontri la storica Alessandra Tarquini e il filologo Luciano Canfora.

Risale al 1922 “L’opinione pubblica”, fondamentale studio del grande giornalista Walter Lippmann. Alessandra Ghisleri, tra i più famosi e autorevoli sondaggisti italiani, spiegherà come ha visto e come vede cambiare l’opinione pubblica nell’era dei social media, della comunicazione incessante e manovrata.

Un elemento fondamentale della democrazia è la giustizia. A trent’anni dalla stagione di Mani pulite e mentre si avvia una riforma della giustizia in Italia, ne parlano in un dialogo l’ex magistrato Gherardo Colombo e l’ex presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky.

La fragilità dell’Occidente dipende anche dalla fragilità del pianeta, cioè dell’ambiente che dovremmo salvare. Già nel 1922 se ne occupava Benedetto Croce, firmando la prima legge sui parchi naturali, come racconterà lo storico dell’arte Salvatore Settis, spiegando lo stretto legame tra natura, bellezza e cultura.

Roberto Ragazzoni, direttore dell’Osservatorio astronomico di Asiago e costruttore del telescopio del satellite “Cheops”, dialogherà con Giovanni Caprara, presidente dell’UGIS – Unione Giornalisti Italiani Scientifici, su come dallo spazio sia possibile conoscere meglio la vita sulla Terra e decifrare il futuro del pianeta e il nostro.

Il giornalista Michele Smargiassi, a trent’anni dalla morte di Luigi Ghirri, uno dei più influenti fotografi italiani del ‘900, illustrerà il vasto lavoro che svolse sul paesaggio anche d’intesa con Gianni Celati, lo scrittore scomparso in gennaio.

L’ecologia si riverbera sulla vita delle città e sulle loro trasformazioni, come spiegherà l’architetto astigiano Carlo Ratti, ormai tra le archistar al lavoro nel mondo.

La fragilità dell’Occidente si riverbera sull’economia internazionale, tra crisi energetica e sanzioni, e sulle difficoltà delle amministrazioni pubbliche, delle imprese, delle famiglie. Se ne parlerà in due incontri: uno con l’imprenditore e politico Guido Crosetto, l’altro con il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, il presidente della Fondazione CRAT Mario Sacco, l’economista Giuseppe Tardivo e il giornalista Luca Ubaldeschi, direttore del “Secolo XIX” di Genova.

Il 2022 celebrerà un gran numero di centenari di scrittori e personaggi famosi per il quale l’intero Festival non basterebbe. Passepartout non poteva che scegliere Beppe Fenoglio. L’antropologo Piercarlo Grimaldi, che lo conobbe, parlerà dell’amore dello scrittore per la sua terra, le sue storie, per quel piccolo mondo dalla radici troppo profonde per non essere universali.

Cent’anni fa James Joyce pubblicava “Ulysses”. Masolino D’Amico, anglista e critico teatrale, affronterà quel romanzo rivoluzionario che ha condizionato la letteratura del Novecento, sebbene in molti non siano riusciti a leggerlo fino in fondo.

L’anniversario di Ethica

Asti ha nel 2022 un importante anniversario cittadino perché trent’anni fa vi nacque Ethica, un’organizzazione internazionale che ha avuto tra i suoi fondatori, accanto all’ingegner Giovanni Periale, il filosofo Remo Bodei, il diplomatico e giornalista Vittorio Dan Segre, l’ambasciatore Sergio Romano, il fisico Carlo Brumat e padre Enzo Bianchi. L’incontro che lo vedrà protagonista nasce in collaborazione con Ethica ed è dedicata all’istituzione che nel suo decennale meritò la visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Quattro pellicole per l’anteprima del Festival

Come anteprima del Festival dal 7 al 28 aprile alle 17.30 in sala Patrone torna “Passepartout Cinema” con quattro proiezioni di film a tema con il Cinecircolo Vertigo: il 7 aprile sarà proiettato “Il caso Spotlight”, il 14 aprile “Il labirinto del silenzio”, il 21 aprile “Il federale” e il 28 aprile “La marcia su Roma”. L’ingresso sarà libero nel rispetto delle normative vigenti.

Si torna alla normalità

Come di consueto, gli incontri si terranno nel cortile della Biblioteca Astense e al Palco 19 (dove in ogni caso saranno spostati in caso di maltempo). Visto il ritorno ai normali limiti capienza, attualmente non è prevista la prenotazione obbligatoria degli eventi. L’ingresso a tutti gli eventi è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.

Tutti gli incontri saranno comunque trasmessi in streaming sulla pagina Facebook del Festival (www.facebook.com/PassepartoutFestival) e quindi sul canale YouTube.

 

Passepartout 2022