Legambiente Asti: “La situazione dei rifiuti abbandonati in aree pubbliche negli ultimi anni purtroppo non è migliorata”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei Circoli Gaia Legambiente Asti e Valtriversa.


Continuiamo a constatare come la situazione dei rifiuti abbandonati in aree pubbliche e su terreni in prossimità di strade e corsi d’acqua negli ultimi anni non sia purtroppo migliorata; tali aree vengono periodicamente pulite e bonificate da parte di ASP e volontari della protezione civile di Asti, ma dopo poche settimane sono di nuovo invase dai rifiuti. Ritroviamo RSU, arredi di scarto, rifiuti pericolosi quali eternit, batterie di auto, recipienti con vernici, ecc. con conseguente inquinamento del terreno, anche su campi coltivati, corsi d’acqua ed aria circostante, soprattutto in caso di tentativi di distruzione col fuoco dei rifiuti stessi.

Le aree interessate sono quasi sempre le stesse; il fatto che periodicamente vengano pulite e bonificate sembra essere diventato una giustificazione per utilizzarle come discariche con la certezza che nei giorni successivi qualcuno pulisca e smaltisca il materiale trovato. Ormai anche gli interventi dei volontari di protezione civile, più che un servizio in favore della collettività, si traducono in pratica in lavoro gratuito a favore degli incivili che gettano tali rifiuti. Questo a scapito di risorse umane ed economiche che potrebbero essere molto meglio impiegate soprattutto per le emergenze.
Riteniamo che quando un’area viene bonificata e pulita debba essere attentamente controllata, protetta e tutelata da ulteriori sversamenti.

Ci chiediamo cosa faccia il Comune per controllare tali aree; se esiste un servizio di vigilanza ambientale nell’ambito della polizia municipale e, se esiste, come è organizzato, quali attività svolge e che risultati ha ottenuto sino ad ora.
Siamo a conoscenza dell’esistenza di una applicazione che permette ai cittadini di inoltrare segnalazioni ambientali e comunicare situazioni di degrado e/o abbandoni direttamente ad ASP, ma purtroppo ci rendiamo conto che non tutti i cittadini sono adeguatamente attrezzati, informati e anche capaci ad utilizzarla; inoltre segnalando si risolve soltanto momentaneamente il problema, sicuramente non si va alla sua radice incentivando anzi il reiterarsi del reato “tanto c’è chi pulisce”.

Riteniamo che sarebbe opportuno attivare convenzioni / accordi con i carabinieri forestali, con le altre forze dell’ordine e/o con privati per la vigilanza su tali aree oppure (forse meglio) affidarsi ad un piano per la telesorveglianza delle aree che storicamente sono oggetto di sversamento dei rifiuti.
Più volte abbiamo chiesto di installare dissuasori e/o sbarramenti per impedire l’accesso ad alcune di tali aree, di posizionare in prossimità di altre aree dei cassoni scarrabili ASP entro i quali possano essere gettati tali rifiuti in modo che almeno non vengano lasciati sui terreni e nei corsi d’acqua, ma molto poco si è visto e anzi dove erano state installate, alcune sbarre sono state divelte e mai più ripristinate.

Riteniamo sia molto utile un sistema di videosorveglianza nei luoghi più abusati con lo scopo di sanzionare, e così dissuadere, quelli che approfittano del lavoro di ASP e dei volontari. Tali comportamenti causano un incremento dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, pagato dai cittadini. Questi comportamenti vanno rapidamente impediti.
Infine riteniamo importante agevolare il conferimento dei rifiuti presso l’ecocentro divulgando e pubblicizzandone il ruolo, ma anche ampliando gli orari di apertura che non sono sempre allineati alle esigenze dell’utenza, ad esempio per le imprese che si vedono negare l’accesso al sabato mattina.

Si ringrazia per l’attenzione e si porgono cordiali saluti

Per il Circolo Gaia Legambiente Asti il Presidente Giancarlo Dapavo
Per il Circolo Legambiente Valtriversa il Presidente Angelo Porta