“Caro energia”, Confcommercio Asti: “Ridurre l’Iva al 10% sulle bollette elettriche”
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Confocommercio lancia l’allarme sul caro bollette che in questi giorni sta impegnando l’azione di Governo nel cercare una soluzione decisa per contrastare gli aumenti.
“Le prospettive , supportate purtroppo dai dati , impongano provvedimenti di tipo strutturale a cominciare da interventi sulla fiscalità energetica – premette Claudio Bruno Direttore della Confcommercio di Asti – basti pensare che per commercio e turismo si stima un’impennata della bolletta elettrica da 7,4 miliardi di euro nel 2021 a 13,9 miliardi di euro nel 2022, mentre la bolletta del gas dovrebbe lievitare da 3,9 miliardi a 6 miliardi”.
Senza dimenticare che “il prezzo del gasolio diesel, impiegato dall’autotrasporto per la logistica di tutti i beni che arrivano ai consumatori finali, registra nuovi picchi che si traducono in un maggior costo annuo di circa 7 miliardi di euro”.
“Aumenti insostenibili per tutta la filiera del trasporto – precisa Claudio Bruno – che, se non sterilizzati, sono destinati ad incidere sull’inflazione e ad indebolire la dinamica dei consumi e le prospettive di crescita economica”.
“All’audizione in Commissione Bilancio al Senato , sul DL Sostegni ter , Confcommercio ha ribadito che le misure previste dal decreto sono insufficienti e che c’è l’urgenza di intervenire in modo strutturale : per la “riduzione della
dipendenza estera” , sulla “riforma dell’impianto della bolletta elettrica” , fino alla “compensazione dell’aumento dei prezzi dei carburanti sulla filiera del trasporto e della logisti “ ma che “ è necessario agire anche sul versante della fiscalità energetica e che va almeno ridotta dal 22% al 10% l’aliquota IVA applicata per le bollette elettriche , allineandola così – conclude Claudio Bruno – con quella già prevista per gli altri settori produttivi e per le famiglie, riducendo nel contempo il peso delle accise e dell’ IVA sui carburanti”.