SOS donna: quadruplicati gli accessi al sito che aiuta le vittime di violenza

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Molto lavoro e ottimi risultati: si può riassumere così la seconda edizione del progetto SOS donna che con il sito www.sos-donna.it offre un ampio ventaglio sui servizi attivi ad Asti contro la violenza di genere.

Attuata nel primo lockdown della pandemia, la seconda edizione ha lavorato molto con i giovani (5388 le adesioni al questionario sulla violenza psicologica “Ti rispetto” che ha coinvolto a distanza gli studenti di Asti e Crotone), dando anche risposte alle persone in difficoltà con strumenti innovativi, come la corrispondenza a distanza (attraverso il web) tra utenti e psicologo, esperienza unica in Italia molto apprezzata: le 46 lettere pubblicate sul sito hanno registrato 2663 visualizzazioni. Altre migliaia di persone hanno letto il viaggio nei servizi per le donne al tempo del Covid con indicazioni pratiche sull’apertura delle strutture nel primo lockdown.

Le richieste di aiuto da parte di donne vittime di maltrattamento domestico o stupro, pervenute attraverso il portale, sono state trasmesse ai servizi astigiani per una risposta immediata e calzante da parte delle figure specialistiche adeguate.

Qualche dato sul progetto, ideato dall’Associazione di promozione sociale Agar, per confrontare i risultati della prima e seconda edizione (quest’ultima durata da aprile 2020 a aprile 2021). “Nell’ultima edizione, rispetto a quella precedente gli accessi al portale sono quasi quadruplicati e le pagine visitate sono più che triplicate”indica Silvana Nosenzo, presidente di Agar che entra nello specifico: “Le pagine visitate sul sito sono state 33.320 contro le 11.066 dell’anno precedente, mentre gli accessi sono passati da 2.852 del primo anno a 11.227 del secondo. Dopo la conclusione della seconda edizione, un altro migliaio di utenti ha continuato a visitare il portale fino a dicembre”.

Gli utenti, per gran parte donne, sono soggetti che, per la loro storia individuale, cercano informazioni sui servizi, ma anche giovani che hanno compilato il questionario sulla violenza psicologica o che, nell’ambito del PCTO (ex alternanza scuola lavoro), approfondiscono il tema della violenza alla donna. Non mancano operatori di servizi di altre città, piemontesi e non, interessati a studiare l’esperienza di SOS donna in una realtà come Asti per confrontarla con la loro.

Tra le iniziative della seconda edizione anche il corso di formazione “La relazione di aiuto e donne vittime di violenza”, riservato ai medici e agli infermieri del Pronto Soccorso del Cardinal Massaia, tenuto dallo psicologo e psicoterapeuta Delfino Pellegrino. Quest’ultimo ha risposto alla corrispondenza online, mentre i contenuti del sito, aggiornato da Media Consulting, sono stati curati dalla giornalista Laura Nosenzo e Gloria Fasano, per il Soroptimist, ha collaborato all’impostazione del questionario “Ti rispetto”.

Per quest’anno, intanto, si prepara la terza edizione del progetto: contatti sono già in corso con i partner per condividere le linee di azione, mentre si annunciano nuove collaborazioni.

Promotori di SOS donna, che a livello nazionale si distingue per il lavoro di rete tra i diversi soggetti impegnati sul campo, sono: Consiglio regionale del Piemonte (Consulta delle Elette), Anci Piemonte, Asl AT, Provincia di Asti, Cisa – Asti Sud, Cogesa, Istituto Monti-Liceo Scienze Umane, Soroptimist Club di Asti, Fondazione CRAsti, Cassa di Risparmio di Asti. Collaborano Procura della Repubblica, Prefettura, Questura di Asti, Comando Provinciale dei Carabinieri, Consigliera di Parità della Provincia, Comune di Asti, Centro antiviolenza provinciale L’Orecchio di Venere (Croce Rossa Italiana – Comitato di Asti), Ordine degli Avvocati, Associazioni Libera, Mani Colorate, Piam, Rinascita, Uni-Astiss Polo Universitario Rita Levi Montalcini, Biblioteca Astense Faletti, Israt.

[Nella foto: presentazione del questionario “Ti rispetto” in Provincia]

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