Rasero spiega il dietrofront sulle scuole: “La mia ordinanza non sarebbe passata, ma la situazione rimane molto delicata”

Il sindaco afferma che molti classi sicuramente non ripartiranno: "Sulle riaperture molte confusioni a livello nazionale, ma il Governo ha deciso per il rientro in presenza nonostante tutto"

Un annuncio arrivato ieri e un dietrofront tempestivo in meno di 24 ore. Il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha spiegato in una diretta Facebook le ragioni di queste sue scelte, che hanno scatenato molte reazioni in città.

Io vivo questa città , frequento gli ambienti più diversi – ha affermato il sindaco – da molti esponenti del mondo delle scuole ho notato un grosso scetticismo sul ritorno in classe. Personalmente ritenevo che una o due settimane in DAD sarebbero stati meglio per quanto riguarda la tenuta del sistema. Non è solo il pensiero di Maurizio Rasero ma anche di molti medici, che a livello nazionale hanno chiesto al Governo di posticipare l’apertura delle scuole”. 

“Ho verificato con la Prefettura fino a quando dovevo spingermi con la mia ordinanza, così come con altri amici sindaci: la Prefettura sostiene che il notevole aumento dei contagi non è ritenuto a livello nazionale tale da ritenere utile il differimento dell’apertura delle scuole. Quindi il mio provvedimento doveva essere motivato da specifici elementi di carattere epidemiologico e sanitario, che dovevano essere supportate dall’ASL” ha spiegato.

Quindi in base a questi elementi, non si poteva emettere un provvedimento che non poteva avere un legittimo avvallo da parte di tutte le Istituzioni.

In coda alla spiegazione, anche una nota polemica nei confronti del Provveditorato: “Mi spiace di aver trovato la porta chiusa ai miei interrogativi  da parte della Dott.ssa Pierangela Dagna, Provveditore agli studi, che non ha risposto alle mie telefonate e solo dopo molti solleciti mi ha risposto dal suo vice. 

“La ripartenza del 10 di gennaio, quindi, non potrà essere una ripartenza totale: già ci sono molto defezioni tra studenti, insegnati e personale scolastico, e molte altre defezioni arriveranno nei prossimi giorni”. 

Il sindaco ha concluso con una disamina, della situazione Covid sul territorio: in ospedale attualmente ci sono 56 ricoveri in area medica e 4 in rianimazione, ma già questa mattina sono entrati altri 10 positivi, di cui qualcuno da seguire con attenzione.

Sono 1964 i positivi presenti in città. Con la provincia si arriva quasi 5mila positivi. L’incidenza è di 1628 casi ogni 100mila abitanti. 

Il sindaco ha concluso con un appello: “Continuate a vaccinarvi, perché è l’unico strumento che abbiamo per uscire da questa situazione”.