Rasero: “Non è ancora ora di scendere in campo, penso ad amministrare la città”

Sul candidato dell'opposizione: "Paolo Crivelli è un'ottima persona sotto il profilo umano. Lo inviterò in Municipio per un caffè"

Se non una vera e propria discesa in campo, un mezzo passo verso una seconda candidatura. Mentre al circolo Nosenzo andava in scena la presentazione del candidato del centrosinistra, Paolo Crivelli, sui whatsapp dei giornalisti in sala arrivava un link a un post di Facebook, che se non annuncia una vera e propria disponibilità del sindaco Maurizio Rasero a correre per un secondo mandato, ci va molto vicino.

” La squadra, l’unità, la collaborazione e la sinergia sono elementi essenziali per il successo di un progetto. Contate su di me. Tante cose sono già state fatte e tante altre potremo farne ancora insieme. Non sono importanti il ruolo, l’età, la professione o qualsiasi altra cosa che ci differenzi, ma la voglia di fare squadra e soprattutto la voglia di lavorare per la crescita della nostra comunità. Il progetto non è chiuso e già confezionato, ma aperto ai miglioramenti che potranno arrivare dall’esperienza e dalle professionalità che chiunque, unendosi a noi potrà portare.” Questo il testo del messaggio a firma di tre liste: i giovani astigiani, Maurizio Rasero sindaco, Asti: arte, storia, territorio e inclusione. 

Rasero, allora è fatta. Quando ci sarà la presentazione ufficiale?

No, non ho ufficializzato nulla. In questo momento mi concentro sulla città che devo amministrare e ho ancora tante cose da fare.  Poi sicuramente, le persone si interrogano e chiedono che vengano fatte delle scelte. L’uscita però è stata fatta a nome di tre liste, che sicuramente sarebbero felici di vedermi correre per un terzo mandato. Il dato politico importante, è che l’Assessore Cotto confluirà con la sua lista Noi per Asti in un progetto civico molto più ampio.

Quindi ricandidatura rimandata?

Ripeto, come Amministrazione uscente non devo fare promesse elettorali. La migliore promessa è portare avanti il lavoro di questi anni. E’ per questo che sono concentrato sull’amministrare la città.

Il tempo però stringe, e presto si dovrà prendere una decisione.

Serviranno ancora una decina di giorni per sciogliere le riserve.

Parliamo della tempistica. L’annuncio è arrivato nel bel mezzo della conferenza stampa del candidato avversario.

Non è stata una cosa voluta. Sono giorni di fermento per tutti. Abbiamo discusso, ragionato sulle nostre valutazioni e quando siamo stati pronti per comunicarlo lo abbiamo fatto.

Al circolo Nosenzo, quando è arrivato il messaggio, molti hanno parlato di un comportamento infantile.

L’opposizione non fa che attaccarmi sul piano personale da cinque anni. Non voglio replicare ai soliti insulti. Sono cose che mi passano sopra la testa: per loro sono il nemico da abbattere. Lo ripeto: sono onorato da così tante attenzioni.

Paolo Crivelli, però, ha affermato che non vuole essere l’anti-Rasero. Vuole fare una campagna improntata sulla mitezza del confronto e su proposte concrete.

Ho già affermato che ho la massima stima del dottor Crivelli, che sul piano umano penso sia un’ottima persona. Spero che indirizzi la campagna verso queste affermazioni e anche la sua coalizione, che ha fatto del rancore verso di me l’unico collante. Ma, ripeto, Crivelli mi sembra una persona diversa. Non appena sarà possibile, lo inviterò in Municipio per un caffé.

A livello politico quali sono le valutazioni invece?

Mi è sembrata una presentazione molto sottotono. Non ha risposto a tante questioni importanti, dalla tangenziale sud ovest al campo nomadi.

Parliamo della sua coalizione. Un suo ex assessore le dà dei grattacapi in vista della rielezione?

Questa è una cosa su cui vi siete fissati voi giornalisti. Assolutamente no. Ho già detto che ho ringraziato Mario Bovino per il lavoro svolto e che ho un ottimo rapporto con lui.

Mancano pochi mesi alla scadenza del mandato. In una cima di priorità, qual è la cosa che avrebbe piacere di portare a termine prima delle elezioni?

Sicuramente la questione sul retroporto. Siamo già a buon punto, entrare nella zona logistica è il primo tassello per un grande sviluppo economico e in termini di occupazione per il territorio e la città. Chiudere la pratica prima delle elezioni sarebbe importantissimo.