L’amministrazione di sostegno: “Un’opportunità a favore di tutta la cittadinanza”

Sono 80 i cittadini tra adulti, anziani e minori, attualmente gestiti dall’Ufficio Tutele e Amministrazioni di Sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Asti. Nello specifico le tutele sono 24 suddivise fra 19 minori (10 in affido famigliare e 9 in Comunità), 4 adulti e 1 anziano; mentre le amministrazioni di sostegno sono 43 di cui 20 adulti e 23 anziani. Degli adulti e anziani tutelati e amministrati, un quarto sono a domicilio e la maggior parte in strutture residenziali. Inoltre sono amministrati 13 detenuti.

L’Ufficio Tutele, si occupa delle procedure e della gestione delle persone per le quali il Comune è nominato Tutore o Amministratore di Sostegno. Queste misure sono previste dalla legge, per aiutare le persone con limitate capacità di autonomia (fisiche e/o mentali) favorendone la promozione e la tutela dei loro diritti. Il Tribunale di Asti può nominare come Tutore o Amministratore di Sostegno professionisti (avvocati), volontari iscritti al registro tutele per i minori stranieri non accompagnati o Enti gestori dei servizi socio-assistenziali.
La Tutela è la forma di protezione giuridica prevista dal Codice Civile per le persone dichiarate interdette dal Giudice Tutelare. Il tutore è autorizzato a compiere per conto del tutelato ogni atto o scelta nel suo maggior interesse fisico-psichico ed economico.

In generale il Tutore deve: garantire al tutelato le cure adeguate (chiedendo -se serve- l’intervento dei servizi sociali o sanitari) ed esprimere per lui il consenso informato ai trattamenti sanitari; gestire il patrimonio del tutelato nel suo esclusivo interesse (vendere, acquistare, pagare le tasse,…); rappresentare il tutelato in tutti gli atti che lo riguardano (specificando sempre di “agire in nome e per conto” del tutelato).

L’Amministrazione di sostegno, invece, è la forma di protezione giuridica prevista dal Codice Civile, introdotta dalla Legge n. 6/2004, che permette alla Persona che ne beneficia di poter essere affiancata da un Amministratore di sostegno. Quest’ultimo può compiere esclusivamente gli atti che il Giudice Tutelare gli attribuisce, in alcuni casi affiancando e in altri sostituendo il beneficiario nelle decisioni. I compiti che spettano all’Amministratore sono elencati nel Decreto di Nomina dell’Amministratore: tutto ciò che non è previsto nel Decreto di nomina rimane nell’autonomia dell’amministrato. L’Amministratore di sostegno nell’esercizio dei propri compiti deve comunque e sempre tenere conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario, confrontandosi con lui, ove possibile.

A partire dagli anni ’90, a seguito del consistente flusso migratorio, la presenza di minori non accompagnati sul territorio astigiano era aumentata richiedendo così una maggiore domanda di tutela. Per fronteggiare questa esigenza è stato istituito un registro di tutori volontari a disposizione del Tribunale per i minorenni che nominava per prendersi cura del minore. Attualmente la mancanza di volontari iscritti al registro per le tutela dei minori ha portato il Giudice ad effettuare nomine in capo al Comune.
L’Ufficio Tutele, inoltre, deve rendicontare una volta all’anno al Giudice Tutelare le condizioni di vita dell’amministrato e le condizioni economiche e patrimoniali giustificandone i movimenti patrimoniali.

“L’esistenza sul nostro territorio di questo Istituto, dichiarano il Sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto, vuole essere un’opportunità a favore di tutta la cittadinanza, che in caso di necessità, perché presente in famiglia parenti con difficoltà motorie o psichiche, possono fare domanda per ottenere un amministratore di sostegno presso la Cancelleria Civile del Tribunale di Asti. Sarà poi il Giudice che inizialmente sceglierà tra i parenti che danno la disponibilità, o avvocati iscritti in un elenco predisposto dal Tribunale o ancora il Comune di residenza.”