Le Rubriche di ATNews - Il Tri-angolo di Mengozzi

Il Tri-Angolo di Fabio Mengozzi: L’abito non dovrebbe fare il musicista

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Primo appuntamento del 2022 con la rubrica mensile che arricchisce le proposte per i lettori di Atnews.it.


L’abito non dovrebbe fare il musicista

Joshua Bell è uno tra i più famosi violinisti attualmente in carriera. Dotato di particolare padronanza tecnica e sensibilità interpretativa è apprezzato dal pubblico di tutto il mondo. Qualche anno fa il violinista ha deciso di effettuare un singolare esperimento: deposti gli abiti da concerto e indossato un look casual, ha imbracciato il suo Stradivari da 4 milioni di dollari, impugnato l’archetto ed in totale anonimato si è accomodato nei trafficati corridoi della metropolitana di Washington per esibirsi in alcuni dei capolavori della musica.

Le note della Ciaccona di Bach sono così risuonate nell’ambiente cupo, tra rombi di convogli e una marea di disattenti passanti che hanno proseguito il loro percorso dimostrando pressoché totale indifferenza all’esibizione. Eppure si trattava di una pagina musicale fra le più elevate mai composte, eseguita da uno dei più acclamati violinisti viventi. La performance, della durata complessiva di circa mezzora, è proseguita con altri brani e nonostante alcuni passanti abbiano intuito che a suonare non si trattasse di un semplice appassionato, al termine il celebre violinista aveva racimolato appena una trentina di dollari e soltanto una persona lo aveva riconosciuto.

Da questo interessante esperimento, condotto assieme al Washington Post che ne ha dato testimonianza, possiamo sviluppare alcune riflessioni. Da un lato indubbiamente dimostra quanto la nostra frenetica vita ci porti a non prestare particolare attenzione a fenomeni che finiscono per essere percepiti come elemento superfluo e di cui spesso sembriamo volentieri fare a meno, assorbiti da impegni e affari a cui diamo priorità. In secondo luogo evidenzia quanto la cornice, la location in cui una performance si compie, rivesta un ruolo assolutamente non trascurabile: una caotica stazione, ad esempio, sembra non essere l’ambiente più appropriato per concentrarsi sulla musica nonostante essa risulti splendidamente eseguita.

Infine, ma non meno significativo, ci riporta alla mente un noto detto popolare che recita “l’abito non fa il monaco”, quasi inducendoci a dubitare di esso e ponendo un impellente interrogativo: quanto il marketing, la comunicazione, l’industria dell’immagine sono riuscite a condizionarci se percepiamo la bellezza celestiale della Ciaccona di Bach quando suonata in una sala da concerto, pubblico pagante e musicisti elegantemente di nero vestiti come pinguini, mentre la stessa identica sublime composizione neppure ci sfiora se a suonarla è il medesimo strumentista camuffato con cappellino e maglietta negli affollati anfratti sotterranei di una metropoli?

Fabio Mengozzi

“Il Tri-angolo di Mengozzi” prende spunto da un intervento sul nostro quotidiano del musicista astigiano di fama internazionale Fabio Mengozzi, compositore, pianista, direttore d’orchestra e docente di musica, in seguito ai fatti di Corinaldo (clicca QUI).

L’obiettivo della rubrica è quello, sempre nel massimo rispetto delle scelte musicali di tutti, di fornire con nozioni semplici un punto di vista alternativo da quello che offrono ogni giorno i media, di educare ed indirizzare i giovani alla musica profonda, spirituale, in modo da ampliare le possibilità di scelta nell’ascolto della musica.

 

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