Asti, una petizione rivolta a Comune e Asp per non abbandonare la raccolta dei rifiuti porta a porta

Mario Malandrone: "Il sistema verticale è una scelta onerosa e discutibile dal punto di vista ambientale"

Ad Asti è partita una raccolta di firme dal basso su change.org rivolta a Comune di Asti e all’Asp per valutare bene le potenziali criticità nel caso si abbandoni la raccolta dei rifiuti porta a porta per una modalità verticale basata sull’uso di cassonetti stradali.

Secondo i promotori con il sistema verticale si interrompe “il sistema virtuoso del porta a porta, introdotto sin dal 2002 che ha portato Asti ad essere una delle migliori città in Italia per qualità e quantità di raccolta differenziata”.

Si legge inoltre nel testo della petizione: “Tornando al sistema di raccolta a cassonetti, seppur con conferimento tracciato, c’è il rischio concreto di disincentivare la raccolta differenziata (peggiorandone la qualità e la quantità come accaduto nelle aree urbane in cui è stato introdotto) incrementando la quantità di rifiuti indifferenziati (lo abbiamo visto con l’introduzione della raccolta plastica a cassonetto stradale, che ci ha fatti passare da trentatreesimi a quarantaquattresimi tra i capoluoghi di Provincia in Italia, superati anche da molte città piemontesi più virtuose). Dove è stata introdotta tale tipologia di raccolta, vi sono state esperienze molto negative a causa di abbandoni laterali e peggioramento della qualità di carta e plastica”.

Le preoccupazioni espresse nella petizione sono le stesse che riporta il consigliere di Ambiente Asti, Mario Malandrone: “L’Europa intera sta passando ad un modello circolare di gestione delle risorse. Questo sviluppo richiede ai sindaci di accelerare, cambiare marcia, migliorando prima di tutto la qualità della raccolta differenziata e promuovendo nuovi stili di vita. Da parte dei cittadini cresce sempre di più la sensibilità verso la filosofia dei “rifiuti zero” e verso la necessità di un cambiamento. Mentre i cittadini imparano a ridurre i rifiuti, evitano l’acqua in bottiglie di plastica e il ricorso a beni usa e getta portando sempre con sè la borsa per la spesa, scelgono prodotti senza imballaggio, ad Asti il sindaco, che dovrebbe essere in prima linea nel crescente movimento “rifiuti zero”, torna alla raccolta con cassonetto stradale che peggiora la qualità della raccolta. Sarà un’inversione di marcia deleteria per il riciclo delle materie recuperabili”.

Ambiente Asti ha sollevato la questione del cambio di modalità di raccolta già due mesi fa. Il prossimo 27 gennaio ci sarà sulla questione una commissione consigliare. “Ribadiremo le scelte che si dovrebbero fare per essere virtuosi e per la raccolta puntuale. Ribadiremo la contrarietà a un investimento di tale portata sul cambio di modalità di raccolta, supportati dai cittadini più sensibili. Fare una scelta così onerosa e discutibile dal punto di vista ambientale a pochi mesi dalle elezioni, impegnerebbe la futura amministrazione a scelte probabilmente non condivisibili. Ci aspettiamo di essere ascoltati su questo tema e che le commissioni non siano un pro forma” conclude Malandrone.

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