Quattro furti e quattro rapine ad Asti e provincia, arrestato dalla Polizia quarantenne astigiano

Nella giornata di ieri gli Agenti della Squadra mobile di Asti, a seguito di mirata attività investigativa, hanno individuato sul territorio A.G. classe 81’, soggetto condannato con sentenza definitiva passata in giudicato, a cui residua da scontare una pena di anni 5 mesi 8 e 13 giorni di reclusione nonché il pagamento di 2600 euro di multa, per aver commesso nell’estate del 2018 alcune rapine aggravate e furti aggravati.

Il soggetto era stato riconosciuto responsabile di otto episodi criminosi in concorso, quattro rapine aggravate e quattro furti aggravati, tutti commessi in Asti, ad eccezione di due rapine commesse in provincia.
Nel dettaglio, due rapine erano state commesse dall’uomo in concorso con altro soggetto, rispettivamente il 9 luglio 2018 e il 17 luglio 2018, episodi su cui aveva indagato, sin nell’immediatezza dei fatti, la Sezione antirapine della Squadra Mobile. Nel corso della prima rapina, ai danni del Carrefour Express di corso Savona, in concorso con altro malintenzionato, sotto la minaccia e l’uso di un’accetta, si faceva consegnare l’incasso, 800 euro frutto della giornata di lavoro, dopodiché si dava alla fuga.

La seconda rapina, commessa in concorso con il fratello, veniva perpetrata ai danni del Simply Market, tra Via Petrarca e Via Brovardi, anche in questa circostanza i due hanno fatto irruzione nel negozio con il volto coperto, armati di accetta e di pistola giocattolo, hanno minacciato il titolare e si sono fatti consegnare l’incasso della giornata per poi uscire utilizzando un’autovettura rubata. I malviventi, nella circostanza, erano stati fermati dopo pochi attimi dagli Agenti della Squadra Mobile, che avevano tratto in arresto in flagranza di reato sia A.G. che il fratello.

Tornando all’esecuzione del provvedimento definitivo, dopo alcuni giorni di mirata attività investigativa, condotta anche con appostamenti e pedinamenti, A.G. classe 81’ è stato individuato in città, e dopo la redazione degli atti di rito, come da ordine della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Torino, è stato condotto presso la casa di Reclusione di Alessandria, dove sconterà la pena residua di 5 anni, 8 mesi, 13 giorni di reclusione oltre a dover pagare 2600 euro di multa.