Quanto sono accessibili ai disabili le stazioni ferroviarie piemontesi?

La stazione di Asti è abbastanza idonea per gli utenti disabili. Nizza è accessibile grazie ai percorsi in piano posti sopra i binari. Però è priva di indicatori tattili (fatta eccezione per una parte della linea gialla), di monitor e della possibilità di fare il biglietto in stazione (assente la biglietteria automatica). Acqui Terme registra problematiche relativamente all’accessibiltà.

Sono queste alcune delle conclusioni a cui è arrivata l’indagine sull‘accessibilità dei trasporti ferroviari in Piemonte per gli utenti disabili e a ridotta mobilità realizzata da Federconsumatori Piemonte, Adiconsum Piemonte e Adoc Piemonte e presentata ieri, martedì 30 novembre.

L’indagine, svolta nel corso del 2020 e del 2021, prosegue il monitoraggio iniziato nel 2019 e ha l’obiettivo di studiare la qualità del servizio rivolto ai passeggeri disabili secondo tre aspetti: l’accessibilità, con riferimento sia al grado di fruibilità delle strutture e delle vetture, sia alla presenza e alla qualità dei servizi di assistenza predisposti presso le stazioni per l’accoglienza e l’accompagnamento dei passeggeri; la sicurezza;  i servizi di comunicazione e informazione, sia a distanza sia presso la stazione, tenendo conto delle modalità comunicative richieste da diverse forme di disabilità (motorie, sensoriali, …).

Questa ricerca è stata articolata in tre fasi. La prima, condotta mediante un’analisi desk, era finalizzata a ricercare e documentare le buone pratiche realizzate a livello nazionale ed europeo, prendendo in considerazione gli interventi che, anche in chiave di innovazione sociale (superando il mero adempimento degli obblighi normativi) hanno migliorato l’accessibilità, l’assistenza e la comunicazione verso le persone disabili.

La seconda fase è consistita nella somministrazione di un’intervista semi-strutturata ad un campione significativo di utenti disabili del trasporto ferroviario, selezionati con una procedura “ragionata”, in modo da coinvolgere persone con forme di disabilità diverse. Il questionario è stato suddiviso in due sezioni: la prima aveva l’obiettivo di monitorare, dal punto di vista qualificato degli utenti, lo stato e il funzionamento del servizio, la presenza di barriere (fisiche e non), i principali punti di forza e di debolezza rilevati; la seconda stimolava l’elaborazione di proposte da parte degli utenti, chiedendo di esprimere liberamente il proprio punto di vista sulle innovazioni che potrebbero migliorare il servizio, con riferimento alla tre dimensioni-obiettivo dell’indagine.

La terza e ultima fase dell’indagine si è svolta nella forma di uno studio “sul campo”. Alcuni operatori, istruiti sugli obiettivi dell’indagine e sulla normativa in materia di accesso dei disabili al servizio ferroviario, si sono recati presso un campione di 60 stazioni piemontesi e, sul luogo, hanno preso nota, tramite osservazione diretta, della presenza di tecnologie, elementi ambientali e servizi che possono condizionare positivamente o negativamente l’accessibilità delle stazioni. La rilevazione si è avvalsa di una griglia “rigida” riguardante gli adempimenti al Regolamento UE 1330/2014, sintetizzati anche nella recente pubblicazione della F.A.N.D., compilata confrontando oggettivamente tali prescrizioni con la situazione riscontrata sul luogo. Essa è stata affiancata ad una seconda modalità di rilevazione “libera”, finalizzata a far emergere i punti di forza e le criticità delle stazioni che esulano dagli aspetti menzionati dalla griglia.

Lo studio ha come appendice l’elenco delle stazioni prese in considerazione (Asti e Nizza per quanto riguarda la provincia di Asti) a cui sono stati dati voti su base semaforica (rosso, giallo, verde) per quanto riguarda: segnaletica sonora, segnaletica visiva, servizi igienici, percorsi in piano per accedere alla banchina, percorsi con indicatori tattili e tattiloplantari, stato della linea gialla, facilità di salita sul treno dalla banchina.

Asti per esempio è idonea per tutto (bollino verde) tranne che per servizi igienici e lo stato della linea gialla (bollino giallo). Nizza Monferrato ha come unico parametro positivo la segnaletica sonora, mentre altri aspetti risultano assenti (bollino rosso per segnaletica visiva, servizi igienici, percorsi in piano per accedere alla banchina facilità di salita sul treno dalla banchina).

Di seguito l’indagine completa –>>Indagine accessibilità trasporti piemonte 2021 intro e conclusioni

“Dall’indagine sull’accessibilità dei trasporti ferroviari in Piemonte per gli utenti disabili e a ridotta mobilità emerge come una serie di interventi sia già stata conclusa e sia stata apprezzata dagli utenti – commenta l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi – Ma c’è ancora molto da realizzare; l’indagine offre infatti molti spunti importanti che anche noi dobbiamo porre agli interlocutori Trenitalia ed RFI. Sarà importante migliorare l’accessibilità, ad esempio, anche nelle stazioni che, a fronte di dimensioni ridotte, servono territori molto ampi e che sembrano essere ancora indietro rispetto alle grandi stazioni premiate dall’apprezzamento degli utenti per tutti i servizi offerti alle persone con disabilità. Pesa su questo fronte la mancanza di un contratto di servizio ferroviario regionale di lungo respiro, che garantirebbe all’operatore del servizio una prospettiva per fare investimenti sia nel capitale umano che interviene nell’assistenza alle persone sia nei mezzi per poter offrire viaggi più confortevoli.

Aggiunge ancora Gabusi: “Grazie ad uno sforzo importante che ci consentirà uno stanziamento di 150 milioni nei prossimi dieci anni, a partire dal prossimo anno, potremo sottoscrivere un contratto con Trenitalia che ci permetterà di avere una prospettiva e una pianificazione di ampliamento dei servizi. Ed è importante che le Associazioni siano al nostro fianco in questo percorso di miglioramento dei servizi per le persone con disabilità dal momento che vivono in prima persona le problematiche di accessibilità, sicurezza e assistenza del trasporto ferroviario”.