Lettere al direttore

Lavori alla Lina Borgo, la replica delle insegnanti: “La scuola dell’infanzia Lina Borgo racconta…”

Riceviamo e pubblichiamo la replica delle insegnanti della scuola dell’infanzia Lina Borgo relativa all’intervento dei consiglieri di minoranza pubblicato nei giorni scorsi.

La scuola dell’infanzia Lina Borgo racconta…
Una bella fiaba. Contesto: una scuola; personaggi: bambini insegnanti e genitori; il mezzo magico: l’impresa edile dai poteri straordinari che ripristinerà la scuola entro luglio 2022, come da cronoprogramma, per inaugurarla a settembre 2022.

C’era una volta, nel lontano 2015, con la Giunta del Sindaco Brignolo un finanziamento pari a 510 mila euro, per la ristrutturazione della scuola Lina Borgo. L’intervento rientrava nel piano “scuole sicure” per il quale il Comune di Asti aveva stanziato nel 2015 due milioni di euro. Il progetto di ristrutturazione era già stato elaborato dall’architetto Davide Monticone, in servizio presso il Comune di Asti e sottoposto alla nostra attenzione e della Dirigente Scolastica Alessandra Longo, diverse volte.

Già il quotidiano online ATNEWS 4 DICEMBRE 2015 recitava: “Cercheremo di procedere con la massima velocità –aggiungono Brignolo e Ghigo- con l’obiettivo di iniziare i lavori alla fine dell’anno scolastico, per poterli realizzare per la maggior parte in estate, anche se, per la grande entità delle opere non sarà possibile completarle entro le vacanze”.
In seguito, non ne sono stati espressi i motivi, la ristrutturazione è sempre stata rimandata, poichè sono state ripristinate in ordine di esecuzione lavori: la scuola primaria e infanzia Baussano, la scuola primaria Buonarroti, la scuola infanzia De Benedetti (ancora in fase di ultimazione), per concludere nel giugno del 2020,con la scuola secondaria di primo grado Jona che ha subito la demolizione di una parte dell’edificio (la parte restante delle classi è attualmente accolta all’Enofila).

A suo tempo, con l’Amministrazione Brignolo, quando si parlava di ristrutturazione della Lina Borgo, si era chiesto di poter utilizzare i locali dell’Enofila; richiesta non accolta in quanto si ipotizzava la vendita dello spazio, pertanto non era possibile utilizzarlo. Già allora, esistevano problemi per recuperare spazi adatti ad ospitare i 112 bambini frequentanti.
L’accordo teorizzato con l’attuale Amministrazione Comunale, era che terminati i lavori della Scuola Jona, (se non ricordiamo male, tra settembre 2021 e gennaio 2022), la scuola dell’infanzia Lina Borgo avrebbe traslocato negli spazi Enofila. Purtroppo l’ipotesi avanzata ha avuto un risvolto diverso, per vari motivi, dato che il finanziamento per la ristrutturazione della scuola Lina Borgo scade a dicembre 2022 e i tempi di esecuzione dei lavori sono limitati.

L’Amministrazione ha partecipato alla assegnazione dei fondi del Ministero dell’istruzione per la sistemazione temporanea di sedi scolastiche all’interno di strutture mobili; in seguito ha provveduto ad istituire una gara di appalto nel mese di luglio 2021 per l’allestimento di moduli casette che possano ospitare gli attuali 104 bambini che frequentano la scuola ( inclusi 5 bambini disabili). Trattandosi di gare di appalto, la burocrazia grava non poco per cui i tempi si sono ampiamente dilatati.

Nel quotidiano online ATNEWS venerdì 17 DICEMBRE 2021 si legge:” Non trattandosi affatto di una situazione emergenziale noi pensiamo che un crono programma complessivo fatto bene, appunto la programmazione, doveva prevedere lo spostamento dei bambini in altri edifici evitando di collocarli nei container.(I Consiglieri di opposizione)
Ebbene, come insegnanti, ci amareggia leggere questa affermazione. Informiamo che, dal mese di ottobre, le determine relative alla ristrutturazione della scuola e ai moduli casette sono pubblicate sul sito del Comune e visibili a tutti ( Albo pretorio).
Com’è possibile che i Consiglieri di minoranza, ne prendano atto solo adesso? In Consiglio Comunale non si è mai accennato alla questione Lina Borgo?
Secondo voi, quali potevano essere le altre sistemazioni alternative in città? Da quando siamo in emergenza sanitaria, ogni singola scuola, ha sfruttato tutti gli spazi possibili ed immaginabili per permettere il distanziamento.

Non ci soddisfa e non concordiamo con la replica dell’assessore Morra che sostiene: “Non è assolutamente vero che non ci sia stato preavviso perché abbiamo fatto molte riunioni con la scuola. La dirigente dell’Istituto Comprensivo e le maestre hanno, anzi, condiviso la scelta di trasferire i bambini nei moduli prefabbricati che erano stati addirittura richiesti dai genitori della Jona prima del trasferimento delle classi all’Enofila.”
Per quanto riguarda le numerose riunioni con la scuola, come insegnanti sottolineiamo che gli incontri sono stati 3, in questa successione: il 9 luglio, per la presentazione del progetto della ristrutturazione della scuola; il 24 novembre per comunicare che sarebbero state allestiti i moduli casette a partire dai primi giorni di dicembre; il 9 dicembre, per informazioni in merito ai moduli casette. In considerazione di questi fatti, appena ne siamo venute a conoscenza, i genitori sono stati subito informati. Come insegnanti abbiamo dovuto accettare inevitabilmente la sistemazione nei moduli casette, unica soluzione al momento, perchè non esistevano altre alternative, in un contesto di emergenza sanitaria ancora pressante.

L’assessore Morra continua, comunicando che il rifacimento prevede: ”Dopo le accuse mosse dalla minoranza consiliare arrivano puntuali le repliche dell’assessore Morra: «Stiamo parlando di un grande intervento di ristrutturazione dell’edificio, che costerà 516.696 euro, con il quale andremo a cambiare gli infissi, l’impianto di riscaldamento, miglioreremo l’efficienza energetica e quella strutturale. Non è assolutamente vero che non ci sia stato preavviso perché abbiamo fatto molte riunioni con la scuola.
Il progetto esecutivo, approvato con D.G.C. n.222 del 22/06/2021 invece prevede un ulteriore integrazione al finanziamento che ha portato l’investimento da €.510.000,38 agli attuali €.532.253,42, prevede oltre alle opere interne di tipo distributivo già mostrate e sommariamente invariate, le seguenti opere:
– rimozione di tutti i controsoffitti ammalorati o “pesanti” per sostituirli con controsoffitti antisfondellamento, antincendi e ad assorbimento acustico; – opere strutturali di rinforzo in acciaio dei solai ed in muratura ed acciaio per le murature portanti;
– formazione della seconda uscita di sicurezza verso il cortile, adeguamento della uscita di sicurezza per il refettorio, formazione di uscita di sicurezza dal piano seminterrato; – realizzazione di nuovo impianto ascensore interno;
– rifacimento completo dei due gruppi bagno principali ai piani rialzato e primo;
– rifacimento di tutte le pavimentazioni ammalorate (parte in cementine storiche e parte in pvc);
– rifacimento completo dì tutti gli impianti elettrici, di illuminazione ed antintrusione;
– restauro dei portoncini storici in legno di facciata.

Le opere in gara avranno una durata di 180 giorni e si identificano come intervento di restauro, sono in corso di appalto a partire dalla data del 19/07/2021 in cui è scaduto il termine per la richiesta di invito alla procedura di gara; l’lng. Paolo Carantoni dirigente del Settore Lavori Pubblici, in qualità di Rup, ha avviato la procedura di gara ad invito a seguito di estrazione dei partecipanti che prevede termine per la presentazione delle offerte il 19 settembre 2021. L’Assessore Morra ribadisce inoltre: ”Che il cantiere dovesse aprirsi era noto.” Peccato che nella comunicazione del mese di settembre, sempre l’Assessore Morra, aveva espresso che: ”La conferma della necessità del trasloco dalla scuola Lina Borgo alla struttura temporanea sarà comunicata in tempo utile per programmare con la dirigente scolastica le modalità di svolgimento ed in concomitanza con un breve periodo di interruzione didattica.”

Queste polemiche che interessano le forze politiche, creando caos e confusione, certamente non contribuiscono a sostenere il grande lavoro che coinvolge lo spostamento di una scuola. Noi insegnanti ci siamo rimboccate le maniche e stiamo organizzando il trasloco, con bassa manovalanza, con ore di straordinario non remunerate, recuperando scatoloni fra supermercati, negozi, amici e parenti. Qualcuno si è preoccupato magari, di dotare la scuola di un container, dove poter gettare materiali in disuso? Questo è il container, di cui abbiamo necessità, adesso! Sarebbe sempre auspicabile porre attenzione alle affermazioni che si esprimono, per evitare inutili contrasti e conflitti che danneggiano la collettività.

Grazie per l’attenzione.
Le insegnati della scuola dell’infanzia Lina Borgo