Casa di Riposo Città di Asti, la denuncia dell’opposizione: “Aumenti delle rette per centinaia di euro”

La Casa di Riposo Città di Asti torna al centro delle polemiche politiche astigiane. Al centro dell’attenzione, questa volta, una denuncia da parte delle opposizioni che fanno sapere come a molte famiglie sia stato comunicato un aumento della retta. “Apprendiamo che in questi giorni molte famiglie degli ospiti della Casa di Riposo Città di Asti stanno ricevendo telefonate per le festività, dall’amministrazione della struttura. Non sono auguri, o inviti a iniziative natalizie in Casa di Riposo ma la comunicazione che dal primo gennaio la retta sarà aumentata di svariate centinaia di euro – si legge nella nota a firma dei consiglieri Angela Quaglia, Angela Motta, Giorgio Spata, Luciano Sutera, Mauro Bosia, Maria Ferlisi, Giuseppe Dolce, Massimo Cerruti, Martina Veneto, Michele Anselmo, Davide Giargia e Mario Malandronee se, per Natale, l’amministrazione della Casa di riposo ha portato a casa un dono di 19 milioni di euro, da parte del Governo, a favore dell’Ente, sull’estensione dell’applicabilità del Superbonus 110% anche alle RSA, di certo il futuro si gioca cercando di far fare sacrifici alle famiglie e rischiando di creare un’emorragia degli attuali ospiti meno abbienti. 

Pare che tali tali atti, che consentirebbero il pareggio di bilancio, siano giocati su un aumento consistente delle tariffe. Questo aumento inoltre viene comunicato a molte famiglie a pochissimi giorni dall’entrata in vigore delle nuove tariffe: il 1 gennaio – prosegue la nota dei consiglieri di minoranza – E se il bonus 110 % permetterà, in futuro, riqualificazione e forse standard diversi, l’aumento delle tariffe invece arriva prima di ogni cambiamento, lasciando spiazzate molte famiglie. Davvero tempi inopportuni, davvero rincari eccessivi e fatti senza un congruo preavviso.”

In conclusione nel comunicato i dodici consiglieri pongono delle domande: “Ci chiediamo se tali aumenti, così alti e con così pochi giorni di preavviso, siano possibili, anche rispetto ai diritti delle famiglie e degli ospiti e se rispettino i diritti dei consumatori. Di sicuro la percentuale di aumento delle tariffe non può essere così elevata. Non vorremmo che il carbone sotto l’albero delle famiglie degli ospiti, fosse un regalo natalizio rivolto alle strutture private, concorrenziali alla Casa di Riposo.
Ci chiediamo: quale politica si stia attuando sulla Casa di riposo? Da un lato si prendono ingenti fondi del Governo, dall’altro si chiedono sacrifici sotto Natale alle famiglie, ma il Comune e gli attori economici del territorio che cosa fanno?”