Nasce Orecol, l’Organismo regionale di controllo collaborativo per aiutare la trasparenza degli atti amministrativi

Il Consiglio regionale ha approvato l’istituzione dell’Orecol, l’Organismo regionale di controllo collaborativo. L’organismo, autonomo, si avvarrà di professionalità specifiche e opererà sugli atti dell’amministrazione regionale e delle società partecipate, per aiutare la trasparenza e contrastare l’illegalità negli atti amministrativi.

Occorre organizzare barriere di protezione e tutela della legalità, di fronte all’ondata positiva di risorse in arrivo, che proprio perché ingenti e da investire rapidamente rischiano di attrarre l’attenzione della criminalità”, ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Il Pnrr è una realtà estremamente significativa per il valore economico e per gli anticipi che il nostro governo ha ottenuto. Ad esso si sommano i fondi complementari dello stato e i nuovi fondi europei delle tre programmazioni: una quantità elevata di risorse che arriverà nelle casse delle Regioni. Per questo abbiamo voluto dotare il nostro territorio dell’Orecol, un organismo indipendente con potere di iniziativa autonoma e con una composizione di alto valore professionale che potrà aiutarci a far rispettare la trasparenza e la legalità”.

Con l’istituzione dell’Orecol – ha spiegato il relatore di maggioranza Davide Nicco – il Piemonte si dota di uno strumento fondamentale per rendere ancora più efficace l’impegno della Regione nel verificare in ogni suo atto il rispetto di principi fondamentali come trasparenza, legalità e buon andamento dell’azione amministrativa. Sarà ancora più efficace il sistema dei controlli interni, la vigilanza sugli appalti stipulati dalla Giunta e dagli organismi in house”.

Il relatore di minoranza Giorgio Bertola, pur dicendosi favorevole al nuovo organismo già presente in altre regioni come la Lombardia, ha invece espresso alcune perplessità: “Esistono già organismi di controllo, il problema è soprattutto farli funzionare. A questo scopo abbiamo elaborato in commissione Legalità due emendamenti per rendere più chiaro il ruolo dell’Orecol, anche in rapporto alla Commissione“.

Pareri positivi sono venuti dalla maggioranza. Alberto Preioni ha salutato con soddisfazione “un organismo di controllo interno, ma terzo, che aiuta a evitare lati oscuri e situazioni negative nell’amministrazione regionale”. Di “un vaccino per la buona spesa pubblica” ha parlato Federico Perugini. Per Paolo Bongioanni “è un passo avanti nella direzione della trasparenza, sul controllo della qualità degli atti, tenendo conto delle ingenti risorse che ci prepariamo a investire. La sua competenza e indipendenza farà bene all’intera amministrazione”. Paolo Ruzzola ha sottolineato la non obbligatorietà dell’organismo: “La volontà di istituirlo spiega quanto crediamo nel rispetto della legalità e nella lotta alla corruzione”.

L’assessore competente, Maurizio Marrone, ha ricordato che “Orecol è anche la risposta a un appello lanciato dai soggetti istituzionali, penso alla magistratura, e dalle associazioni che combattono i tentativi di infiltrazione della malavita organizzata. Il controllo collaborativo in itinere, durante la formazione degli atti amministrativi e non alla fine, rappresenta inoltre una forte garanzia di legalità messa in campo dalla Regione”.

L’organismo è stato accolto con favore anche da gran parte dell’opposizione, che però ha espresso alcune perplessità. Per Diego Sarno “è un passaggio importante, si istituisce uno strumento utile per costruire le condizioni migliori all’arrivo di ingenti fondi europei. Occorre però la volontà di farlo funzionare e, non sempre, in passato ciò è accaduto”. Sarno ha presentato un emendamento, poi approvato dal Consiglio, che prevede la collaborazione dell’Orecol con le associazioni che operano nella tutela della legalità per la realizzazione di momenti di formazione per amministratori e dipendenti.

Per Ivano Martinetti “l’Orecol rischia di essere un doppione rispetto alla struttura trasparenza ed anticorruzione e prevede inoltre costi aggiuntivi. Abbiamo espresso forti perplessità su questa operazione”. Martinetti ha presentato emendamenti per chiarire le funzioni in relazione ad altri organismi di controllo e alle norme attualmente in vigore. Gli emendamenti sono stati bocciati. “Speriamo che l’Orecol funzioni e possa anche darci le risposte che non otteniamo come consiglieri dalla Giunta, visto che il nostro ruolo di controllo e di richiesta di informazioni non viene considerato” ha commentato Marco Grimaldi.