“Leggere Ovunque”: chiusa la prima fase del progetto di biblioteca diffusa

Si è chiusa con oltre 50 partecipanti, riuniti domenica 7 novembre presso il Pala Alba Capitale allestito in piazza San Paolo ad Alba, la prima fase del progetto di biblioteca diffusa “Leggere Ovunque”, promosso dall’associazione Associ&Rete per incrementare l’offerta culturale a partire dai paesi sotto i 3.000 abitanti di Langhe e Roero, allargando la presenza delle biblioteche civiche oltre i confini degli spazi dove tradizionalmente esse rendono il proprio servizio.

Siamo molto felici che questa nostra visione stia ricevendo consenso e ampie richieste di adesione – commenta Anna Rovera, presidente di Associ&Rete –. Con l’appuntamento di domenica abbiamo voluto condividere le idee progettuali per il prossimo anno, partendo dal presupposto che sia necessario trovare linguaggi nuovi per attrarre pubblici differenti, cercando di riscoprire i luoghi di cultura, come le biblioteche, a seguito della pandemia percepiti meno vicini e raggiungibili, avvicinando al contempo mondi e profili spesso visti come distanti. Il fine ultimo è quello di promuovere la lettura, proponendo strumenti e linguaggi innovativi e accattivanti, a partire dal digital, implementando il concetto di biblioteca diffusa, anche attraverso la creazione di eventi sul territorio”.

Ideato a inizio anno e lanciato ufficialmente nel mese di giugno, il progetto ha messo in rete i primi 25 Comuni che hanno aderito all’iniziativa, presso i quali sono state installate – in spazi non convenzionali per permettere di apprezzare un buon libro mentre si ammira un paesaggio, una vecchia chiesa, una vigna – 25 casette per il bookcrossing, geolocalizzate grazie all’App tabUi.

Dopo gli eventi realizzati nell’estate sul territorio, per la presentazione delle casette, bibliotecari, volontari di associazioni culturali, insegnanti, amministratori comunali e semplici appassionati di lettura hanno quindi partecipato alla giornata conclusiva della prima fase, intitolata “Anacleto legge ovunque”, con il “Design Thinking For Libraries”.

Ad arricchire la giornata, l’esperienza di Federica Ceppa, project & content manager, che ha spiegato come organizzare eventi “low cost”, disponendo di budget limitati, usando la creatività. L’improvvisazione letteraria è quindi stata il fulcro di quanto proposto dal Teatro Quinta Tinta, protagonisti di una serie di divertenti sketch che hanno coinvolto il pubblico. Quindi, nel pomeriggio, i workshop in compagnia di Joara Franco, psicoterapeuta e influencer in ambito librario, che ha sottolineato l’importanza di captare il pubblico (con una soglia di attenzione sempre più bassa, che non supera mediamente gli otto secondi) e di Matteo Ternavasio, fotografo e grafico freelance, che ha fornito un tool kit con una serie di strumenti pratici.

Il progetto tornerà nella prossima primavera, dal 21 al 27 marzo, con eventi diffusi in occasione della “Settimana della promozione della lettura”: la nuova annualità vedrà la possibilità, per enti e associazioni che vogliano entrare nel circuito, di aderire alla rete di Biblioteca diffusa.