La Cina nel Monferrato: l’amicizia tra Italia e Cina lungo gli antichi sentieri della viticoltura

L'interessante progetto dell'Istituto Turistico Pellati di Canelli

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Il 19 novembre gli studenti delle classi VET e VCT dell’Istituto Pellati di Canelli unitamente ai loro colleghi degli istituti dell’ISS “Rita Levi-Montalcini” di Acqui Terme e dell’Istituto Leardi di Casale Monferrato, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale UPO, nell’ambito del Master in Economia, Innovazione, Comunicazione e Accoglienza per l’Impresa Turistica tenuto dal prof Marco Novarese hanno incontrato un gruppo di giovani universitari del Politecnico di Wenzhou, un territorio della Cina Orientale.

Tale progetto, che si inserisce nel più amplio contesto di partenariato dell’ANGI (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese) con sede a Torino, rappresenta un’occasione unica, per cementare la cooperazione tra Italia e Cina, già ispirata storicamente da reciproche convergenze tra queste due antichissime civiltà. Le storiche terre del Monferrato, sede dell’antica e nobile arte della viticoltura, saranno lo scenario ideale, per potere insegnare la tradizione del vino e della terra a genti di un Paese lontano, ma, grazie alla globalizzazione, sempre più vicino.

Le professoresse Francesca Usberti, docente di lingua francese e Anna Lemme, docente di geografia, si sono attivate, per rendere possibile questo importante incontro. L’atteso evento ha visto la partecipazione di Vittorio Giulini, proprietario della tenuta “La Marchesa”, che ha relazionato sul tema “Vino, esperienze e accoglienza, tradizione e innovazione sulle colline Unesco del Monferrato”, a cui sono seguiti gli interventi di Ilenia Caruccio (Master) e Barbara Gramolotti (Distretto del Novese) in merito ai Percorsi di enoturismo nel Distretto.

“Si è trattato di un’occasione unica e irripetibile per le nostre comunità, per gli allievi dei suddetti istituti e per tutti gli attori sociali che sono direttamente o indirettamente coinvolti in questo vitale settore, di offrire ad una civiltà lontana per cultura e tradizione la possibilità di conoscere un’arte antica, ma, al contempo esportabile in zone remote del mondo pronte ad accoglierla. Ma, è bene precisare che non si tratta solamente di esportare un’attività, ma soprattutto di tramandare un mestiere antico impastato di terra, sudore e sacrificio, una tradizione atavica che si perde nella notte dei tempi, sui sentieri polverosi delle colline monferrine, a cui generazioni di uomini e donne hanno saputo imprimere il marchio unico e indelebile della loro esperienza. Infine, sempre nell’ambito di questo progetto di cooperazione tra gli studenti dei due Paesi, a questo primo incontro ne seguiranno altri due, in cui saranno analizzati i lavori degli alunni abbinati agli studenti del Politecnico di Wenzhou, per verificare i risultati raggiunti” conclude la nota dell’Istituto Pellati.

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