Inaugurata all’Archivio di Stato di Asti la mostra sul Generale dei Carabinieri Cosma Manera fotogallery

Oggi pomeriggio, giovedì 4 novembre, presso l’Archivio di Stato di Asti è stata inaugurata la mostra sul Generale dei Carabinieri Cosma Manera. L’allestimento, realizzato dall’Archivio di Stato con contributi della Fondazione Asti Musei, del Museo storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma e della Fondazione Museo storico del Trentino, era stata pianificata per il 2020, nell’ambito delle iniziative celebrative promosse dal Comando Provinciale dei Carabinieri per il 100° anniversario dell’epica missione del Generale astigiano, padre degli irredenti. La situazione sanitaria non ha poi più consentito di dare seguito all’iniziativa, che è stata ricalendarizzata in una data particolarmente simbolica per ricordare un militare: il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.

Al taglio del nastro sono intervenuti, accolti dalla direttrice dell’archivio di stato Valentina Pistarino, il  il Comandante della Regione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Generale Aldo Iacobelli, con il comandante provinciale Carabinieri, Tenente Colonnello Pierantonio Breda, il prefetto di Asti, Alfonso Terribile, il questore di Asti, Sebastiano Salvo, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, il presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco, il presidente del tribunale di Asti, Giancarlo Girolami, il comandante provinciale Guardia di Finanza di Asti, Colonnello Antonio Giuseppe Garaglio, e il vicepresidente della Fondazione Cr Asti, Sergio Ebarnabo.

Al Generale, nato ad Asti e qui sepolto dopo aver girato (davvero) mezzo mondo, pochi mesi dopo la giornata didattica “Uno sguardo curioso su Cosma Manera” del 5 febbraio 2020, organizzata dal Comando dei Carabinieri e dall’Ufficio Scolastico Provinciale, è stata anche dedicata una puntata intera di “Passato e Presente” di Paolo Mieli sui canali Rai. Al seminario avevano partecipato tutte le scuole superiori di Asti e anche una delegazione della prestigiosa Scuola militare “Teulié” di Milano (allora Collegio militare di Milano), dove il giovane Manera entrò a 11 anni e proseguì gli studi fino all’ingresso in Accademia militare. Molto brillante negli studi, straordinario nell’apprendimento delle lingue, imparò francese, inglese, tedesco, greco, turco, bulgaro, serbo e russo e per questo venne da subito impiegato nei più importanti teatri operativi internazionali. La missione certamente più significativa fu proprio il rimpatrio , condotto tra il 1916 e il 1920, di migliaia di militari dispersi o prigionieri in Russia e provenienti dalla terre irredente, ossia i territori italiani appartenenti all’Impero austro-ungarico, disgregatosi a seguito del primo conflitto mondiale. La lunga e complessa operazione di localizzazione, raduno, organizzazione e rimpatrio dei militari, particolarmente ardua nell’Europa infiammata da guerra e rivoluzione, costituisce una pagina molto rilevante ma poco conosciuta della storia italiana. Di tale impresa saranno presentate in mostra varie testimonianze, insieme a fotografie e documenti che tratteggiano a tutto tondo la formazione, le missioni, la carriera militare e la lunga vita di questo brillante militare e diplomatico, oltre al contesto nel quale ha operato.

A partire dall’8 novembre la mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico ogni giovedì con visite guidate alle ore 10.00 e alle ore 11.30. Le scuole potranno visitare la mostra dal lunedì al venerdì. E’ sempre necessaria la prenotazione all’indirizzo e-mail dell’Archivio di Stato as-at.salastudio@beniculturali.it.
Sono previste inoltre tre aperture straordinarie al pubblico:
-domenica 7 novembre con turni di visita alle ore 15.30, 16.30 e 17.30;
-sabato 13 novembre alle ore 21.00 e alle ore 22.00;
-domenica 21 novembre alle ore 15.30, 16.30 e 17.30.
Anche per le aperture straordinarie è richiesta la prenotazione.