I morti dimenticati della Grande Guerra: ne parla Giancarlo Libert a San Damiano d’Asti

Una storia che quasi nessuno conosce e che ha visto come protagonisti i nostri nonni. Giancarlo Libert ha approfondito questo tema nel suo libro “Piemontesi sul fronte occidentale. I morti dimenticati della Grande Guerra” (Ed. Aquattro) che verrà presentato giovedì 4 novembre alle 21, nella Sala Consiliare di San Damiano.

L’ incontro è promosso da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano, Comune di San Damiano, Comune e Museo di Cisterna, con Fra Production Spa, Lib. “Il Pellicano” e Aimc di Asti. L’autore ne discuterà con il professor Alessandro Cerrato. “Il volume porta alla luce una storia quasi sconosciuta della Grande Guerra. Il contributo che diedero migliaia di Italiani sul Fronte Occidentale fu determinante nelle ultime fasi del conflitto mondiale ma era stato preceduto, sin dal 1914, allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale e prima dell’ingresso dell’Italia nel conflitto mondiale, dalla partecipazione di Peppino Garibaldi e dei suoi fratelli che raccolsero oltre 2000 volontari che andarono a combattere sulle Argonne. L’avventura garibaldina finirà nel mese di marzo del 1915. Successivamente altri 60.000 lavoratori italiani, le cosiddette truppe ausiliarie italiane in Francia parteciparono al conflitto. Nella primavera-estate del 1918 25.000 uomini della II armata vennero inviati in Francia al comando del generale Albricci, per ricambiare l’invio di due battaglioni francesi in Italia dopo Caporetto. Dei 25.000 combattenti, furono 9.334 le perdite dei quali 5.000 caduti ed oltre 4.000 feriti; le loro tombe probabilmente dimenticate sono nei cimiteri di Bligny e Soupir e in molti altri”.

Giancarlo Libert è giornalista pubblicista. Da circa 30 anni conduce ricerche di storia locale e storia dell’emigrazione piemontese. È autore di numerosi libri, socio del Centro Studi Piemontesi di Torino, della Società di Studi Storici di Cuneo, della Società di Storia, Arte ed Archeologia per le province di Alessandria e di Asti, di Iulia Dertona, della Società Studi Astesi e dell’Accademia Urbense. Ha curato per l’editore Bonechi di Firenze il capitolo sull’Emigrazione Piemontese nel Mondo nella Grande Storia del Piemonte.

Alessandro Cerrato consigliere Israt, già docente di Lettere negli istituti superiori di Asti, è stato curatore dell’edizione del libro di memorie “I banditi di Cisterna” (ed. Israt) ed autore del libro “San Vincenzo martire e Santa Maria Nuova”.

Iscrizionientro oggi 3 novembre: https://www.museoartiemestieri.it/