Ferrere, il coraggio di cambiare nelle storie di tre donne straniere intervistate da giovani studentesse delle medie

Si è tenuto ieri sera il secondo degli incontri del ciclo LeggerMente 2021 organizzati dalla Biblioteca Comunale di Ferrere, con il patrocinio del Comune.
Dopo l’introduzione della responsabile della Biblioteca Rosangela Molino, che ha sottolineato come in qualsiasi comunità sia importante conoscersi per instaurare dei buoni rapporti di convivenza e collaborazione, è stata la volta della professoressa Annamaria Rolfo, che ha illustrato le motivazioni per cui, da un progetto svoltosi nella Scuola Secondaria di 1° grado di Villafranca, sono scaturiti dei racconti di viaggio, scritti da lei stessa, sulla base di quanto era stato detto e degli appunti presi dagli alunni.

Il caso ha voluto che tre protagoniste di questi viaggi, iniziati in Burundi da Ustorie, in Ucraina da Olena e in Argentina da Lorena, abitino appunto a Ferrere. È stata fatta una presentazione degli Stati, della loro storia, della situazione economica e sociale che ha determinato nelle tre donne la decisione di partire, dopodiché tre studentesse che avevano partecipato al progetto hanno letto i racconti ed un’altra le ha intervistate.

Che cosa le ha spinte a partire? Il coraggio, ma anche una buona dose di incoscienza nata dalla disperazione. Ci sono stati alcuni momenti toccanti quando si è affrontato il tema della nostalgia per ciò che hanno lasciato e del sentimento di rabbia e di impotenza che accomuna le tre protagoniste quando pensano al loro Paese.

È stato infine ribadito che si deve imparare ad apprezzare ciò che si ha e a dare il giusto peso a quelli che possono sembrare grandi problemi, ma che in realtà non lo sono. Come ha detto Molino: “È da incontri come questi che può nascere qualcosa di nuovo, è nella conoscenza reciproca che si può donare e ricevere, quindi crescere insieme nella nostra umanità. Per chi arriva da lontano, il potersi raccontare e il sentirsi riconosciuto costituisce una parte fondamentale del processo di integrazione”.