Celebrata a Celle Enomondo la ricorrenza del 4 Novembre, Giornata delle forze armate Festa dell’unità nazionale fotogallery

A Celle Enomondo è stata celebrata ieri, domenica 7 novembre, la Giornata delle forze armate Festa dell’unità nazionale

La cerimonia, che ha visto come ospiti l’Onorevole Arch. Andrea Giaccone ed il già Vice Presidente Nazionale e ora Presidente della Sezione di Asti e Provincia degli Alpini Fabrizio Pighin, è iniziata con la celebrazione della Santa Messa presso la chiesa di Sant’Antonio Abate ed è proseguita con la commemorazione presso il cimitero di Celle Enomondo, dove è stato anche ricordato il centenario del milite ignoto, cittadino onorario di Celle, a cui è seguita la l ettura del discorso di Sebastiano Favero, Presidente dell’A.N.A. in onore dei 150 anni della fondazione del corpo degli Alpini.
Hanno accompagnato la commemorazione la Banda Azzurra, il Gruppo Alpini di Celle e la Protezione Civile Comunale.

Di seguito il discorso integrale del sindaco Andrea Bovero

Buongiorno a tutti, è’ un momento significativo di ritrovo, dopo questo lungo periodo di enorme incertezza, che peraltro si ripercuote ancora oggi con dati che non ci permettono anche oggi di abbassare di 1 solo centimetro la guardia da questa così complessa situazione pandemica di covid.
Avevamo comunque tanta voglia di ritrovarci comunque tutti insieme, con l’occasione della celebrazione del 4 novembre.
Abbiamo dovuto conciliare le restrizioni dovute alle norme, che devono comunque essere rispettate, con la grande gioia di ritrovarsi tutti insieme! E per fortuna ci siamo tutti! E’ segnale forte da parte della nostra comunità, una grande voglia di ripartenza!!
Rivolgo quindi un caloroso saluto e ringraziamento a Voi tutti Amici Cellesi ai cari bambini e ragazzi, al Senatore Arch. Andrea Giaccone, al già Vice Presidente Nazionale ed ora Presidente Provinciale Alpini di Asti Fabrizio Pighin, al Gruppo Alpini di Celle e San Damiano d’Asti, alla Giunta e consiglieri comunali tutti, al Gruppo di Protezione civile di Celle, alla Banda Azzurra, al soprano Elena Canale, a tutti i rappresentanti della Biblioteca comunale, alla Pro Loco, a Don Maurizio Giaretti, un grandissimo ringraziamento per essere qui raccolti davanti al Monumento ai Caduti.

Questo è il giorno del ricordo e del pubblico riconoscimento che noi tutti dobbiamo alle vittime di tutte le guerre.
E’ il giorno del sostegno morale e della vicinanza che sempre si deve a chi per un ideale o con un immenso sacrificio o per dovere, ha vista stroncata la propria esistenza.
Ed è il giorno della memoria su quel che il nostro Paese ha vissuto in anni lontani e recenti, lacerati dalla sua storia e che non vuole mai più, in alcun modo, rivivere.
In un conflitto, la Prima Guerra mondiale, con 8 milioni di morti complessivi, e che in particolare costò all’Italia seicentocinquantamila morti e quasi un milione di feriti, di cui la metà mutilati.
Pazzesco.
Uomini che, per anni, vissero in mezzo al fango, al freddo, neve, ghiaccio e alle atrocità.
Tanti straordinari Eroi. I nostri Eroi.

In questi istanti di preghiera e raccoglimento, se riusciremo a ricordare i caduti che oggi commemoriamo, ed a cui siamo ancora infinitamente riconoscenti per l’enorme sacrificio ed dolori patiti, allora quegli straordinari eroi continueranno a vivere nel nostro animo. E senza molte altre parole, Noi tutti siamo ora chiamati a costruire la pace ogni giorno.
Ed anche per questo motivo nella nostra piccola comunità cellese, abbiamo voluto istituire un simbolo di pace e fratellanza universale che assume un significato di altissimo valore per tutta la nostra comunità. A questo proposito, in occasione del centenario della traslazione, abbiamo ritenuto giusto ed opportuno, anche a livello istituzionale e consigliare, a maggio 2021, riconoscere e deliberare l’onoreficienza della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Il consiglio comunale in rappresentanza di tutti i Cellesi, ripudiando ogni totalitarismo e ogni guerra, vuole considerare proprio il Milite Ignoto, come simbolo delle vittime di tutti i conflitti armati e monito delle coscienze a non ripetere più gli errori del passato, anche richiamando i valori della costituzione.
La pace la si costruisce anche usando quell’indispensabile patrimonio di valori, che insieme alle nostre credenze sono le fondamenta ed i pilastri della ns. vita.
Valori che sono stati molto annacquati in questi ultimi decenni, e sono sempre più rarefatti……e che proprio i ns. caduti hanno saputo tramandarci, e che non possono e non devono essere sperperati nel tempo!
La voglia di aiutare il prossimo, Determinazione, perseveranza, , tenacia, rispetto, voglia di soffrire, credere in un futuro migliore, passione, serenità, gioia, coraggio, relazioni con gli altri, senso di responsabilità, fiducia, fede…….. sono solo alcuni Valori fondamentali……
Dobbiamo noi adulti metterci in discussione, essere in grado di trasmetterli, nella loro integrale e reale portata e significato, ai nostri giovani, ai nostri figli e nipoti, per garantirgli il miglior futuro possibile!
Oggi, in forza dell’esempio straordinario tramandato dai nostri Eroi di guerra, vogliamo e possiamo darci da fare, io per primo, per migliorare questa situazione. Se ognuno di noi nel proprio contesto mette in pratica solo alcuni di questi Valori trasmessi, potremo in poco tempo di nuovo sognare di avere una società migliore! Dipende solo da noi!
Io ci credo!
Grandi tutte le nostre Forze Armate, orgoglio ed umanità per la nostra Patria.
Viva la libertà e la democrazia!
Viva Celle!