Bottega del Monferrato Autentico: dal prodotto agricolo al prodotto turistico per un territorio unito

Si chiama “Bottega del Monferrato Autentico” ed è il progetto realizzato nel Piano Strategico Regionale 2014-20 e presentato in una conferenza stampa evento a Vignale Monferrato, nella suggestiva location della cantina Hic et Nunc alla presenza di Vittoria Poggio Assessore alla Cultura e al Turismo e Marco Protopapa Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, con Roberto Cava Presidente di ALEXALA e Andrea Cerrato Presidente del Consorzio Turistico Sistema Monferrato (partner del progetto) e con la partecipazione di Federico Francesco Ferrero, nutrizionista e vincitore della terza edizione di MasterChef, con origini astigiane, in particolare a Cunico.

Bottega del Monferrato autentico

Le aziende.
Il progetto identifica il territorio piemontese delimitato dalle sedi di sette aziende agricole scelte in una porzione del Monferrato che si sviluppa longitudinalmente da nord a sud da Cunico a Cessole, passando per la Frazione Vaglierano Basso e la Località Valmanera alle porte di Asti, per Portacomaro, Grana e Vignale Monferrato: Hic et nunc s.r.l. di Massimo Rosolen, Società agricola di Vignale Monferrato, unica della provincia di Alessandria, capofila del progetto e presente nel PSR con il Grignolino; Azienda Fratelli Durando rappresentata da Alessandro Durando di Portacomaro con la nocciola; Vini Garino, di Flavia Firato di Cunico con vini bio; Torre di Batibo’, rappresentata da Jacopo Durandi di Asti con fagioli e frumento; Tenuta Antica di Maria Pia Lottini di Cessole con vino e nocciole bio; Agripassione di Laura Borin di Asti con ortaggi e trasformazione; Garrone Evasio e Figlio, rappresentata da Dante Garrone, di Grana con il vino.

“Si tratta di un progetto in cui sette aziende hanno scommesso su un Monferrato unico, che supera ogni campanilismo, aziende che sottoscrivono un manifesto per essere esempio per tante altre realtà” spiega Andrea Cerrato che prosegue sottolineando come “Gli strumenti di comunicazione, derivati dal Monferrato Autentico consentono di raccontare il progetto attraverso i titolari delle sette aziende agricole e i prodotti che coltivano. Uva e nocciole, prodotti dell’orto e del frutteto, diventano vino, farine, creme, cugnà, torte, e mille altre declinazioni di prodotti trasformati, che, se da soli sono deliziosi, legati alla bellezza dei luoghi e alle storie delle persone, diventano unici”.

Bottega del Monferrato autentico

L’impegno.
Le aziende condividono un Manifesto che le impegna a:
. Promuovere la conoscenza dell’artigianato e il consumo di prodotti locali
. Rinnovare il senso di appartenenza al proprio territorio
. Manifestare gratitudine alla fertilità della terra e alla comunità di accoglienza
. Prendersi cura dell’ambiente
. Diffondere il senso di bellezza e decoro degli spazi esterni e interni
. Innovare nel rispetto della tradizione
. Offrire esperienze autentiche.

Bottega del Monferrato autentico

“Con questo progetto” dice l’assessora Vittoria Poggio “il Piemonte aggiunge un tassello di qualità all’accoglienza turistica del Monferrato che in questo modo si posiziona come vero e proprio hub turistico di rilievo nazionale e si propone sotto un unico brand, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno saputo mettere insieme le forze per fare fronte alla concorrenza dei competitor internazionali”.

Bottega del Monferrato autentico

“Questa è la conferma di un progetto regionale voluto per poter dare una svolta al rapporto tra territorio e imprese, nell’ambito di una sinergia tra realtà diverse ma unite da una proposta enogastronomica che sarà ed è il volano della nostra regione” afferma l’assessore Marco Protopapa “Inoltre, con grande soddisfazione abbiamo visto come questo progetto sia riuscito a dare grande visibilità ai nostri prodotti tradizionali, che ultimamente si inseriscono sempre di più nelle offerte enogastronomiche di alto livello, attraverso una riscoperta della tradizione come proposta innovativa da parte degli chef più importanti e quotati”.

“Questo progetto mostra grande professionalità, è l’essenza dello sviluppo di un’offerta turistica reale e di valore” commenta Roberto Cava “Noi abbiamo le colline, un meraviglioso paesaggio, ma poi dobbiamo costruire intorno a queste cose un prodotto credibile, coinvolgendo gli attori del territorio, per offrire al turista ciò che si aspetta e ciò che sta cercando e creare valore per tutti. Ed è proprio questo che fa questo progetto, e la cosa migliore è che lo fa mettendo in rete l’intero Monferrato, senza distinzioni tra diversi territori. Noi siamo sempre disponibili all’idea di inserirci in progetti che permettano di unire le forze lavorando tutti insieme per attrarre turismo e costruire un prodotto di qualità”.

Bottega del Monferrato autentico

La chiusura del progetto “Bottega del Monferrato Autentico” è diventata un vero e proprio show grazie al racconto inedito degli autunni della fanciullezza di Federico Francesco Ferrero: con i suoi ricordi delle estati passate con i nonni a Cunico, l’intervento di Ferrero è stato un invito alla convivialità e una coinvolgente lezione condotta con gesti sapienti e antichi. Il messaggio che è stato lanciato è semplicemente autentico, come il Monferrato: i prodotti hanno un’anima da svelare ma devono essere capiti per poter essere apprezzati e ciò è possibile solo legandoli alle persone che li realizzano, a patto che esse siano capaci di trasmettere un’esperienza vera nei contenuti e nel sapore, ai loro figli come ai loro clienti. Prodotti e gusti non solo raccontati, ma anche fatti degustare con le preparazioni di Ferrero insieme alle rappresentanti di diverse Pro Loco del territorio che hanno collaborato con lui nell’ambito delle attività della Fondazione Monferrato On Stage.

Evento bottega Monferrato autentico

Le sette aziende agricole – di cui 4 con titolari donne – sono tutte caratterizzate da una grande passione che le ha permesso di superare con fiducia e determinazione anche i limiti imposti dalla pandemia. Il messaggio che hanno accolto è la consapevolezza di adottare “prossimità” e “locale” come nuovi fattori di risorsa economica, cultura agricola e potenzialità turistica, condividendo inoltre criteri di autenticità nel rispetto della natura, delle coltivazioni e delle produzioni, a beneficio del proprio lavoro e di chi ne conoscerà e apprezzerà i frutti.

Il progetto ha voluto anche fornire qualche cosa di unico, con la realizzazione di un libro fotografico in cui i protagonisti sono i titolari delle sette aziende e un prodotto esclusivo: un “Autentico Vermouth”, realizzato con il Grignolino e con erbe aromatiche del Monferrato. Nel corso del progetto sono state organizzate tre giornate di formazione per operatori della ricettività e della ristorazione, coinvolte 150 Agenzie turistiche in call di presentazione delle esperienze, organizzati tre Educational tour con oltre 60 agenzie di viaggio e tour operator e presentati cataloghi di esperienze presentati in contesti nazionali (Regione Liguria e TTG Rimini).

“Nell’intenzione di promuovere un territorio partendo dal prodotto agricolo per realizzare un prodotto turistico credibile, il progetto delle Botteghe incrocia e arricchisce anche il progetto ViA(E)” conclude Andrea Cerrato – “una modalità per attrarre e per far vivere ai turisti esperienze uniche non solo comunicando i territori attraversati dalle antiche vie romane, ma soprattutto promuovendo e commercializzando prodotti turistici partendo dall’unicità dei prodotti agricoli e autenticità delle Comunità locali”.

La partecipazione al “PSR 2014 – 2020 – Operazione 16.4.1 – Creazione di filiere corte, mercati locali e attività promozionali della Regione Piemonte” ha dato quindi la possibilità di affrontare un progetto di condivisione con un piccolo numero di aziende agricole del Monferrato tra le provincie di Alessandria e di Asti che ha ispirato la creazione di un format declinabile su altri territori. La Bottega del Monferrato Autentico, volto a proseguire le azioni includendo nuove aziende agricole che riconoscano nell’essere “bottega” il valore dell’accoglienza e della tipicità, pur nella tensione al rinnovamento, è quindi il progetto apripista delle “Botteghe d’Italia”: seguiranno gli omologhi in Val Bormida, Lomellina e Riviera.
“Botteghe d’Italia è un modello di sviluppo innovativo” spiega Andrea Cerrato “che rafforza i territori attraverso la creazione di filiere caratterizzate da un prodotto autentico e da reti di aziende orientate all’accoglienza del turista con l’obiettivo di creare un rapporto di fiducia reciproco tra produttore e consumatore. Botteghe d’Italia è uno strumento di sviluppo economico e sociale dei territori che favorisce il turismo tramite la collaborazione di enti turistici, di associazioni di categoria e di altri soggetti territoriali. Botteghe d’Italia è un’azione di comunicazione, valorizzazione e formazione a sostegno delle attività di promo-commercializzazione connesse allo sviluppo di filiere corte e mercati locali”.

Evento bottega Monferrato autentico