Aumento dei carburanti, Coldiretti: “Serve riserva energetica sostenibile”

In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada il nuovo record dei prezzi dei carburanti ha un effetto a valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici.

E’ quanto afferma Coldiretti rispetto all’aumento dei prezzi di gasolio e benzina. Questo contagia l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi, mentre aumentano i costi dell’energia per imprese e famiglie.

“L’impennata del costo dei carburanti, oltretutto, spinge al raddoppio la spesa per le semine autunnali con gli agricoltori che sono costretti ad affrontare rincari fino al 50% per le operazioni colturali. – sottolinea Marco Reggio Presidente Coldiretti Asti – Il rincaro dei costi energetici riguarda anche l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne”.

“A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano a incidere dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura come anche ne è toccato il settore degli imballaggi, secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea” sottolinea Diego Furia Direttore Coldiretti Asti”.

In questo contesto servono interventi strutturali per dotare l’Italia di una riserva energetica sostenibile.

“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) – concludono Reggio e Furia – rappresenta in questo senso un’opportunità importantissima per il pieno sviluppo del potenziale offerto del settore del biometano agricolo con l’obiettivo di arrivare alla produzione del 10% di gas rinnovabili nella rete del gas nazionale”.