Anteprima dedicata al Bue Grasso alla rassegna Block Notes a Moncalvo

Arriva dicembre e a Moncalvo continua la rassegna Block Notes presso la locale Biblioteca di piazza Buronzo apprestandosi ad un fine settimana assai intenso che coinciderà anche con il benvenuto ad una speciale anteprima dedicata all’imminente e ultrasecolare fiera di “Sua Maestà il Bue Grasso di Moncalvo”.

Il pomeriggio di sabato prossimo 4 dicembre vedrà infatti anche l’incontro fra la letteratura, protagonista della rassegna promossa da A.L.E.R.A.MO. Onlus e l’attesissima manifestazione fieristica che, dopo lo stop del 2020 per le restrizioni pandemiche, anima ancora di più il pubblico degli affezionati.

Il programma degli appuntamenti comincerà come solito con l’appuntamento letterario del venerdì: il 3 dicembre, alle 17.30, avverrà la presentazione del libro di Vittoria Longoni “Madre Natura, la Dea, i conflitti e le epidemie nel mondo greco”. Un titolo del tutto stimolante e di grande attualità che riporta in campo la cultura greca come chiave di lettura per il presente e il futuro riacquisendo la forza necessaria per guardare al prossimo con fiducia. Se ne parlerà nella chiacchierata prevista nel salone della biblioteca dove è ormai prassi disquisire di tematiche varie proprio nel tardo pomeriggio del venerdì.

Sabato 4 dicembre alle 15.30 si assaporerà l’atmosfera delle Feste con i simboli del Natale raccontati da Salvatore Domolo e, nello stesso pomeriggio, alle 17,30, l’introduzione alla Fiera del Bue Grasso con la presidente della Commissione organizzatrice Luisella Braghero e gli autori del saggio dal titolo “Il bue nella storia dell’uomo e nelle tradizioni del Piemonte” (L’Artistica Editrice) Franco Guarda, Davide Biagini e Fausto Solito. Il volume è nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari ed il Dipartimento di Scienze Veterinarie
dell’Università degli Studi di Torino ed è incentrato sul bue come “simbolo” che ha attraversato la storia della civiltà umana, lasciando una traccia profonda nella cultura, nell’agricoltura, nell’arte, nelle tradizioni e nella vita dei popoli.

Proprio in Piemonte (e fortemente anche in Monferrato dove da quasi quattrocento anni si ripete ogni anno proprio la Fiera di Moncalvo) ha avuto un ruolo centrale per certe comunità rurali che hanno reso questa produzione caratteristica, tipica e tradizionale. A tracciare questo percorso gli autori i quali sono anche docenti universitari e professionisti che operano nell’ambito delle scienze animali: il tema è da loro affrontato in forma interdisciplinare e divulgativa. Il libro contiene infatti una ricerca sul ruolo di questo animale nei miti, nelle leggende, nelle religioni, nell’arte e nella letteratura ed esamina da un punto di vista storico e scientifico l’evoluzione delle pratiche di allevamento senza dimenticare il ruolo di tradizione e tipicità della produzione del bue in Piemonte attraverso documentazioni storiche relative proprio alle manifestazioni fieristiche dedicate a questo animale.

“Il bue non rappresenta semplicemente un animale – è il commento della presidente Luisella Braghero – ma un emblema di questo territorio e delle nostre radici culturali e la fiera non è di certo esclusivamente un appuntamento di carattere zootecnico ma porta con sé tutti i significati legati alla civiltà contadina dalla quale deriviamo e che è importante proiettare nel presente e nel futuro. Per tale ragione è un piacere dare avvio all’edizione 2021 con un evento informativo che possa tracciare l’immagine del bue nella sua completezza e permetta di poter meglio comprendere l’importanza di un appuntamento così storico come la nostra manifestazione.”

Nel frattempo venerdì scorso “Block Notes” ha ospitato la presentazione dell’opera “Io c’ero. Cinquantuno storie tra Fascismo e Liberazione” con la presenza della giornalista astigiana Laura Nosenzo che a quattro mani con Loredana Dova ha raccolto cinquanta testimonianze risalenti al periodo della seconda Guerra Mondiale e della Resistenza. Un carrellata di storie vere che non si trovano sui grandi libri di storia ma che raccontano uno spaccato reale avvenuto sul nostro territorio. Un momento di alto valore istituzionale come ha confermato la presenza del presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco, accolto dal sindaco Christina Orecchia e dall’assessore alla Cultura Andrea Giroldo. Il Presidente ha sottolineato l’importanza di “fare memoria” di ciò che è accaduto per lasciare un ricordo vivo nelle future generazioni. Laura Nosenzo ha illustrato le modalità di raccolta delle storie che sono state raccontate sulla sollecitazione di descrivere sentimenti, emozioni, pensieri legati a ricordi personali mai raccontati
prima. Molte le staffette presenti nel ricordo ed anche figli e generazioni successive a chi non c’è più.