Riprende l’attività della Società di Studi Astesi: tre gli appuntamenti in programma

Dopo la pausa forzata causata dal Covid 19, riprende l’attività della Società di Studi Astesi con tre incontri, ai quali tutti sono invitati ed ai quali occorre presentarsi con il “green pass” e con l’apposita mascherina.

Il primo appuntamento è per questo mercoledì (13 ottobre) alle ore 17 nella sala ipogea della Banca di Asti (piazza Libertà 23) dove Ivana Bologna – storica dell’arte che ha al suo attivo diversi studi e pubblicazioni – parlerà sul tema “L’attività di Noemi Gabrielli per i beni culturali di Asti”. La dott. Gabrielli, Soprintendente per i Beni Artistici del Piemonte, si è dedicata molto alle opere d’arte astigiane, ed ha anche curato il volume edito dalla Banca San Paolo nel 1977 “Arte e cultura in Asti attraverso i secoli“.

Mercoledì 17 novembre, ancora alle ore 17 nella sala ipogea della Banca di Asti, si terrà la cerimonia di consegna del “Premio Bordone” 2020, riservato alle tesi di laurea relative alla storia di Asti e del suo territorio in ogni aspetto. Il premio è stato istituito sette anni fa per ricordare il prof. Renato Bordone (1948-2011), già ordinario di Storia Medievale dell’università di Torino, per anni presidente della Biblioteca Astense e socio fondatore della Società di Studi Astesi. Sarà Pippo Sacco, presidente della Società di Studi Astesi, ad annunciare il nome o i nomi dei vincitori del premio 2020, di mille euro, secondo quanto stabilito dalla commissione giudicatrice composta da Patrizia Gerbi Bordone, Ezio Claudio Pia e Mario Renosio. Dopo la consegna del premio, il vincitore o i vincitori parleranno della loro tesi.

L’ultimo appuntamento sarà, come di consueto, la presentazione della rivista “Il Platano”, la più vecchia pubblicazione del panorama culturale astigiano, giunta quest’anno al quarantaseiesimo anno di vita, che viene data in omaggio a tutti i soci. Sarà presentata da Ezio Claudio Pia, vicepresidente della Società e curatore della rivista, sabato 4 dicembre alle ore 17 nel refettorio del Seminario Vescovile (piazza Seminario 1).