Lettere al direttore

Anche un nutrito numero di astigiani tra i 30mila della “Marcia della Pace PerugiAssisi”

Riceviamo e pubblichiamo


Domenica 10 ottobre si è svolta la marcia della Pace PerugiAssisi, alla quale anche un gruppo di astigiani ed astigiane (alcune giovanissime) ha partecipato, testimoniando la continuità di un’attenzione e di un impegno su questo importante tema che prosegue negli anni.

Il Popolo della Pace, che si è ritrovato a Perugia e dopo la lettura di vari interventi e messaggi (tra cui quelli del Presidente Mattarella e di Papa Francesco), ha percorso, festoso e colorato, i 24 km che lo separavano dall’arrivo alla rocca di Assisi, era composto da circa 30mila persone tra cui c’erano Mimmo Lucano (cui è stata dimostrata grande stima e solidarietà), Padre Alex Zanotelli, Cecilia Strada (e con lei il ricordo del papà Gino Strada), Don Luigi Ciotti, Aboubakar Soumahoro, John Mpaliza, l’aquilone con l’immagine di Patrick Zaki, e molti altri che hanno camminato insieme per la pace, la dignità, l’uguaglianza, la solidarietà, il disarmo, i diritti umani, la libertà, la giustizia (sociale e ambientale), l’accoglienza, la fraternità.

Quest’anno la parola chiave della marcia è stata “I care”, il monito di Don Milani inteso come prendersi cura delle comunità, delle nuove generazioni, del pianeta, della democrazia. Domenica ricorrevano anche i 60 anni dalla prima marcia per la pace Perugia Assisi, organizzata con tenacia e coraggio da Aldo Capitini le cui parole continuano a rappresentarne con efficacia spirito e significato: “La Marcia è stata una manifestazione “dal basso”, che ne ha cominciate tante altre. Aver mostrato che il pacifismo, che la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarietà che suscita e nelle non collaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte, è un grande risultato della Marcia”.

I temi, i contenuti e la storia della Marcia della Pace hanno un valore ed una rilevanza particolarmente significativi, soprattutto in questo momento storico, per questo è spiaciuto (e ha fatto riflettere) non ritrovare, tra quelle dei circa 150 Comuni che hanno camminato con i loro gonfaloni insieme alle bandiere arcobaleno, l’adesione e la partecipazione del Comune di Asti.

Domenico Massano