Nursing Up: “Urgente assumere personale dopo le sospensioni degli infermieri non vaccinati. Situazione critica ad Asti”

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie torna a ribadire la “necessità urgentissima di provvedere a nuove assunzioni per evitare che il sistema subisca situazioni di grave crisi di personale in rapporto alle sospensioni effettuate in applicazione del D.L. 44/2021″ che prevede la sospensione dei sanitari che hanno scelto di non sottoporsi al vaccino anti-covid.

“Come già avevamo ribadito dopo l’incontro in Regione del 2 settembre, con le sospensioni si va a creare una ulteriore diminuzione delle persone in servizio all’interno di organici che già prima della pandemia erano all’osso a causa della condizione di carenza cronica di personale che più e più volte abbiamo denunciato negli anni. Senza correttivi immediati la situazione potrebbe diventare insostenibile” afferma in una nota stampa il sindacato.

“La Regione e le Aziende dovranno garantire il mantenimento degli standard assistenziali, garantire tutte le attività, garantire il mantenimento dei posti letto senza alcuna riduzione e tutto ciò con meno persone per la sospensione di alcuni in attuazione della legge 44/2021: come sarà possibile farlo se non si assume?”

A preoccupare particolarmente il sindacato è la situazione all’Asl Astigiana: “Chiediamo di essere immediatamente convocati dalla direzione dell’Asl a fronte delle sospensioni che sono state messe in atto, per discutere dell’urgentissimo piano di assunzioni di personale che possa sopperire alle necessità che si creano quando vengono a mancare persone nei reparti – sottolineano il Segretario Regionale Nursing Up Piemonte Claudio Delli Carri e il Segretario Provinciale del Nursing Up di Alessandria e Segretario Aziendale Nursing Up di Asti Enrico Mirisola Si tratta di un grande problema per ospedali e strutture sanitarie. Si rischiano pesanti ricadute sull’erogazione dei servizi al pubblico e ai pazienti. Gli infermieri e i professionisti della sanità che già da mesi fanno di tutto per offrire il miglior servizio sanitario possibile nelle difficoltà della pandemia e della carenza cronica di organico, non potrà farsi carico anche di queste nuove ulteriori carenze di personale. È tempo di agire velocemente. Non si può attendere oltre senza rischiare situazioni in cui a farne le spese saranno i servizi erogati e i tempi di attesa”.