L’Istituto Pellati di Nizza Monferrato in finale al premio Fotonica

Il gioco entra nelle scuole italiane con un ruolo finalmente da protagonista, e vedrà i suoi migliori prototipi presentati ai principali esponenti della cultura ludica mondiale nello scenario unico della città di Venezia. Il ritorno del Premio Archimede, il trofeo riservato ai giochi inediti che nel corso delle edizioni è diventato il principale riconoscimento mondiale del settore, ospiterà domenica 3 ottobre 2021 la giornata finale della terza edizione del concorso Fotonica in Gioco, riservato alle scuole italiane, che quest’anno ha visto la partecipazione di quasi trenta progetti, tutti di buon livello sia ludico che scientifico.

La premiazione verrà trasmessa attraverso première sul canale YouTube degli organizzatori dell’evento, studiogiochi.
(https://www.youtube.com/channel/UCbCgDVkHJdq9INjItderFoA)

Il concorso Fotonica in Gioco è proposto dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR nell’ambito del Progetto Europeo Photonics4All ed è aperto a tutti gli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado Italiane.

Per celebrare i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, il tema della terza edizione del concorso è stata spirata a una sua frase ripresa dal “Trattato della Pittura”:
“Che cosa è ombra e lume, e qual è di maggior potenza”
Una frase direttamente legata allo studio della luce ma in grado di evocare e ispirare diverse riflessioni: le proprietà della luce e le sue applicazioni, la teoria dei colori, il rapporto fra arte e scienza, il tema della conoscenza e dell’ignoranza, l’equilibrio fra contrasti, la verifica delle informazioni, le fake news, il metodo scientifico, e molto, molto altro ancora.

Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) è il principale ente di ricerca pubblico italiano. Con circa 8000 dipendenti e 100 istituti diffusi su tutto il territorio nazionale, si occupa dal 1923 di ricerca avanzata, di sviluppo e trasferimento tecnologico, di divulgazione scientifica e diffusione della conoscenza.
L’IFN (Istituto di Fotonica e Nanotecnologie) è l’istituto del CNR che si occupa di fotonica (scienza e tecnologia della luce controllata al livello dei singoli fotoni), di nanotecnologie (tecnologie per la fabbricazione di dispositivi di dimensioni nanoscopiche, cioè vicine al milionesimo di millimetro), e dell’integrazione di queste due tecnologie. E’ attivo nel campo della divulgazione scientifica con conferenze e laboratori nelle scuole, attività di alternanza scuola-.lavoro, organizzazione di esposizioni e laboratori in occasione di festival ed altri eventi pubblici, attività nei fablab. Ha già organizzato le prime due edizioni del concorso Fotonica in Gioco nell’ambito del progetto UE “Photonics4All”.

I GIOCHI E LE SCUOLE FINALISTI
Per selezionare i giochi finalisti ha operato una giuria formata da esperti dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR e da figure di spicco del mondo dei giochi da tavolo. Alla finale veneziana i giochi migliori riceveranno un premio di 600 euro come contributo per attività culturali e didattiche di carattere scientifico (viaggi di istruzione, acquisto di materiale didattico, ingresso ad eventi, festival, mostre e musei ecc.). la prima selezione, sui quasi trenta prototipi presentati, ha portato alla scelta dei migliori tre giochi, che sono – in semplice ordine alfabetico:

– Alchicromia – IIS N. Pellati – Nizza Monferrato (AT)

Una scuola di Nizza Monferrato in finale al premio Fotonica

– Cromoladro – Liceo Artistico E. Lussu – Sant’Antioco (SU)
– LeoGallery – IIS Fermi Galilei – Ciriè (TO)

La giuria ha inoltre deciso di nominare con menzioni speciali:
– Ecogame – Istituto Fedi Fermi, Pistoia (PT) come miglior gioco per riflettere e per cambiare
– Il miglior gioco da tavola periodica – Liceo Scientifico Delfico, Teramo (TE) come gioco più interattivo e dinamico del concorso
– La scientifica commedia – Liceo scientifico Majorana, Latina (LT) con la menzione speciale per l’originalità e la qualità del prototipo

“La creazione di un gioco da tavolo è sicuramente un’attività inconsueta e può presentare alcune difficoltà iniziali”, spiegano gli organizzatori di Fotonica, “Specie trattando argomenti così particolari come la luce, ma può diventare un’avventura molto divertente ed istruttiva grazie a qualche consiglio, un pizzico di buona volontà e tanta fantasia. Un gioco da tavolo è prima di tutto un insieme di regole che permettono di costruire una sfida fra giocatori riuniti intorno ad un tavolo che così mettono a confronto le proprie capacità intellettuali o fisiche, o anche solo la loro fortuna. Allora inventare un gioco vuol dire:prima di tutto pensare all’insieme di queste regole, poi realizzazione un prototipo per provare le regole cercando e correggendo eventuali difetti e ripetere le prove con nuove regole (e prototipi) fino ad arrivare ad una versione soddisfacente”

IL PREMIO ARCHIMEDE

Ad ospitare Fotonica è il Premio Archimede, creato e presieduto da Dario De Toffoli e organizzato dalla veneziana studiogiochi che ha per tema l’ideazione di giochi da tavolo inediti ed esiste dal 1992 con cadenza dal 1996 biennale. Dedicato a Alex Randolph, il maestro assoluto del mondo degli autori del gioco che aveva scelto proprio Venezia come patria adottiva e che prima della scomparsa ne è stato presidente per sette edizioni, ha finora consentito a più di 50 autori di coronare il sogno di vedere pubblicato il proprio gioco.
Il Premio viene organizzato con la collaborazione della Città di Venezia e si inquadra in un più ampio contesto di iniziative per la diffusione della cultura ludica, anche quale efficace mezzo di prevenzione della dilagante azzardopatia.È inoltre riconosciuto dalla SAZ (Spiele-Autoren-Zunft) l’associazione internazionale degli autori di giochi, da PlayRes, dalla UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e da GioNa (Associazione Nazionale delle Città in Gioco)

“Per gli aspiranti inventori”, spiega il presidente di studiogiochi Dario De Toffoli, “Il premio Archimede è stato ed è ancora non solo un’importante vetrina ove poter mettere in mostra la propria creatività, ma soprattutto un’occasione per crescere professionalmente confrontando le proprie idee con quelle di altri autori e con gli esperti della giuria internazionale. L’utilità dell’iniziativa è testimoniata dal fatto che molti dei giochi premiati nelle varie edizioni sono stati poi pubblicati in Italia e all’estero rendendo “famosi” i rispettivi autori”.

STUDIOGIOCHI
La ditta studiogiochi, organizzatrice del Premio Archimede, nasce a Venezia nel 1987 dall’interesse di Dario De Toffoli per tutto ciò che riguarda il gioco. La società si occupa di:collaborazioni e consulenze giornalistico e redazionali, creazione di nuovi giochi da tavolo e organizzazione di manifestazioni ludicheOggistudiogiochi vanta un’esperienza trentacinquennale, ma non cessa mai di rinnovarsi ed è partner di editori, autori, aziende, enti, associazioni, istituzioni per:creare nuovi giochi da tavolo, realizzare pagine e riviste di enigmistica e rompicapo, ideare e gestire eventi ludici, riflettere sul gioco e i suoi valori culturali e sociali, scoprire il gioco come strumento didattico, di addestramento, di promozione e di comunicazione.