L’economia circolare, una rivoluzione da comprendere e comunicare: se ne parla a Bubbio

Evento conclusivo della sesta edizione di Circonomia, il festival dedicato all’economia circolare

Lo splendido scenario di Bubbio e del suo Castello farà da cornice all’ultimo evento della sesta edizione di Circonomia, il festival dedicato all’economia circolare che dal 2016 si svolge tra le Langhe e il Piemonte.

Si terrà infatti venerdì 24 settembre a partire dalle 15 presso l’Ex Confraternita dei Battuti (piazza del Pallone, Bubbio) il corso rivolto ai giornalisti “L’economia circolare, una rivoluzione da comprendere e comunicare”, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte nell’ambito del progetto Langamore.

A fare gli onori di casa sarà il sindaco di Bubbio Stefano Reggio, che aprirà i lavori, introdotti dall’intervento di Roberto Cavallo, divulgatore ambientale ed esperto di economia circolare. A seguire ci sarà spazio per alcune case-history, con interventi di Roccandrea Iascone, che parlerà dell’intensa attività condotta nell’ambito del nuovo paradigma economico da Ricrea -Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, e Fabrizio Iaconetti, esperto di innovazione e fondatore di EBA, che parlerà del progetto Langamore.

Gli interventi conclusivi saranno sulla comunicazione e le nuove tecnologie applicate all’economia circolare e la sostenibilità: Emanuela Rosio, presidente di AICA, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, incentrerà il suo intervento sulle modalità comunicative applicate al nuovo paradigma economico, mentre Alberto Giusti di Guanxi parlerà degli sviluppi in ambito digitale. La fase conclusiva dell’evento sarà dedicata al dibattito con i giornalisti presenti. A moderare l’evento sarà Giuseppe Iasparra, giornalista di Eco dalle Città, con il supporto di Giuseppe Totaro di Envi.info.

Un corso quindi che affronterà un tema sempre più attuale: economia “circolare” significa produrre beni e servizi reintegrando negli ecosistemi (biodegradabilità) o rivalorizzando economicamente (riutilizzo, riciclo, recupero) i materiali che residuano dal processo produttivo, materiali che invece nell’economia “lineare” diventano rifiuti. Ma l’economia circolare è molto di più che azzerare o comunque minimizzare la produzione di rifiuti: è l’immagine più appropriata ed eloquente di una visione dell’economia radicalmente rinnovata, che supera il conflitto tradizionale tra interesse economico e interesse ambientale e la stessa logica di un’economia a ridotto impatto ambientale. Nella dimensione circolare economia e ambiente non sono più termini tra loro incompatibili e nemmeno interessi da comporre sulla base di reciproche rinunce. Sono piuttosto, o meglio possono diventare, due declinazioni complementari di una più larga e per l’appunto “circolare” nozione di benessere.

Il pomeriggio proseguirà con la presentazione del libro “Le parole della Transizione Ecologica – Un Nuovo lessico per l’economia circolare”, edito da Edizioni Ambiente, con il curatore Roberto Cavallo e si chiuderà con un aperitivo per tutti i presenti presso l’hotel Il Castello di via Roma.

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