Il regista astigiano Fabio Mascia si racconta: dai primi video amatoriali al suo nuovo film “La masca oltre la leggenda”

Dai corti amatoriali al terzo lungometraggio. Il regista astigiano Fabio Mascia parla con orgoglio della sua lunga esperienza nel mondo del video making. Quello che all’inizio era per lui un semplice hobby nel giro di alcuni anni è diventato un lavoro a tempo pieno e Fabio, nato come autodidatta – proprio come Tarantino – oggi vanta una grande esperienza nel mondo del cinema e può definirsi un regista a pieno titolo. Dopo i suoi primi due lungometraggi: “Dove tutto ebbe inizio” e “Rapina all’italiana”, inizierà in questi giorni le riprese della sua terza pellicola: “La masca oltre la leggenda”, un horror basato sulle leggendarie streghe piemontesi di cui ancora oggi si parla molto nel nostro territorio.

Abbiamo incontrato Fabio per conoscerlo meglio e per farci raccontare del suo nuovo film:

Come si è avvicinato al mondo del cinema?
Sono sempre stato un grande appassionato del cinema e della macchina da presa, basti pensare che durante la mia festa per i 18 anni il mio primo pensiero è stato quello di filmare i miei amici. Da giovane ho iniziato a realizzare i miei primi video amatoriali e l’avvento di YouTube e dei nuovi canali di comunicazione mi ha permesso di diffondere le mie opere e di farmi conoscere. Amavo il video making, ma non pensavo che sarei mai potuto diventare un regista: mi sembrava un mondo inaccessibile, soprattutto per un autodidatta come me. Coltivavo la settima arte come una passione e ogni sera, tornato a casa dal lavoro, mi dedicavo ai miei video. Iniziai a realizzare i primi corti: prima con i mei amici e, in seguito, con attori professionisti, inviando i migliori a festival e concorsi. Nel 2001 inizio a dedicare più tempo al mio hobby, che con le prime richieste di collaborazione comincia ad assumere un’importanza sempre maggiore nelle mie giornate. Inizio a realizzare video di tutti i tipi, in particolare filmati di matrimoni. E proprio nei filmati dei matrimoni la gente inizia a farmi notare la presenza di elementi fortemente cinematografici. Decido quindi di lanciarmi di testa nel mondo del cinema. Dopo una lunga gavetta, nel 2018 riesco a realizzare il mio primo lungometraggio: “Dove tutto ebbe inizio” e, nel 2019, il secondo: “Rapina all’italiana”.

Cosa significa il cinema per lei?
Il cinema me lo porto nel cuore da quando ero ragazzo. Per me ha sempre avuto un valore immenso, perché mi permette di dimenticare i problemi quotidiani per viaggiare con la fantasia in mondi fantastici. Questo avviene in particolare nella sala cinematografica, dove si instaura un dialogo personale tra spettatore e pellicola che nel piccolo schermo viene meno. D’altro canto, per me fare cinema significa volare con l’immaginazione per esplorare mondi nuovi, e io amo moltissimo il mio lavoro. Sarei disposto a farlo anche gratuitamente.

Chi sono le sue fonti di ispirazione?
Nel realizzare i miei film mi ispiro molto a Steven Spielberg e James Cameron, che in generale costituiscono un importantissimo punto di riferimento per il cinema mondiale. Ma sono anche un grande amante del genere horror in tutte le sue forme. In particolare, ammiro moltissimo il lavoro di Dario Argento per lo stile personalissimo che ha sviluppato nelle sue opere.

Qual è il suo prossimo progetto?
Stiamo iniziando le riprese per un nuovo film che avrà per protagonista una delle più celebri figure del nostro folklore: la “masca”, la mitica fattucchiera protagonista di molte leggende in Piemonte. E, in particolare, la Masca Micilina: un personaggio originario del comune di Pocapaglia, nel Roero. Vissuta nel XVIII secolo, secondo il mito la donna sarebbe stata accusata di stregoneria a seguito di alcuni strani episodi avvenuti nel villaggio e arsa sul rogo. La pellicola si intitolerà “La Masca oltre la leggenda” e avrà per protagonisti cinque ragazzi del sud che, avventuratisi nel Roero con il camper, scopriranno una drammatica verità nascosta dietro la leggenda.

Film la masca

Com’è nata l’idea del film?
L’idea è nata a seguito della visione di un documentario sulle streghe che mi ha permesso di scoprire le affascinanti leggende piemontesi legate a queste figure soprannaturali. Il Piemonte è ricco di storie e personaggi curiosi che meritano di essere raccontati. Mi sono quindi posto l’obiettivo di portare sullo schermo una di queste “masche” tenendomi lontano dagli stereotipi con cui spesso vengono dipinte le streghe, ma raccontando una storia vera che facesse onore tanto alla leggenda quanto alla storia. Una storia fatta di persecuzioni, ignoranza e vittime innocenti.

Sarà quindi un horror…
Sarà un horror lontano dai soliti schemi e dai luoghi comuni sul soprannaturale. Senza dimenticare la componente di mistero e occultismo, la pellicola cercherà di indagare l’aspetto umano dietro la vicenda della masca. Come si sarebbe comportata una vera strega? E se, dopo essere stata arsa sul rogo, fosse tornata in vita, si sarebbe vendicata?

Chi saranno gli attori protagonisti?
Nel girare i miei film ho sempre preferito utilizzare attori non professionisti. Sono convinto che per produrre un’opera di qualità non sia necessario avere interpreti blasonati: anche un semplice appassionato senza esperienza può dare vita a un personaggio memorabile. Ho sempre avuto fede nella forza di volontà e nelle risorse che ogni persona nasconde dentro di sé; la passione e la dedizione valgono molto più dell’esperienza, e possono portarci a raggiungere traguardi impensabili.

Quale sarà l’ambientazione del film?
Il film si svolgerà nel comune di Pocapaglia, padre della leggenda di Micilina. Il sindaco ha accolto il nostro progetto con entusiasmo, mettendoci in contatto con esperti che potessero aiutarci nelle ricerche storiografiche. Sarà un modo per valorizzare, oltre alle nostre leggende, il nostro bellissimo territorio, ricco di paesaggi magnifici che spesso tendiamo a dare per scontati.

Film la masca

 

Potremo vedere il film al cinema?
Le riprese sono appena iniziate, ma, una volta prodotto, ci impegneremo a diffondere il film in tutte le sale italiane, nella speranza che per allora si potrà andare al cinema serenamente.

Cosa si augura per il futuro delle sale cinematografiche?
La pandemia ha messo a dura prova la nostra economia, e inevitabilmente anche i cinema sono stati colpiti. Amo molto la sala cinematografica per quel rapporto speciale che viene a crearsi tra il film e lo spettatore durante la proiezione. Per questo auguro ai cinema di riuscire a resistere ai colpi subiti nell’ultimo periodo, e anzi di riprendersi con un’energia ancora maggiore. In questo modo potremo ritrovarci tutti in sala una volta passata la tempesta.

Cosa augurerebbe a chi volesse avvicinarsi al mondo del cinema oggi?
Sicuramente di non abbattersi mai. È fondamentale credere sempre nei propri sogni senza lasciarsi scoraggiare dagli ostacoli incontrati, perché solo chi ha fede nelle proprie capacità può raggiungere i suoi obiettivi. La fiducia e la determinazione ci permettono di esprimere doti che spesso pensiamo di non avere. Io, nel mio piccolo, cerco di non perdere mai l’entusiasmo e la fiducia nei miei mezzi. Quanto fatto fino a questo momento costituisce per me già un traguardo straordinario.

Film la masca