Contrasto al sovraindebitamento in Piemonte: protocollo fra Consiglio Regionale, Giunta e Tribunale

Il presidente del Consiglio regionale, con l’assessore regionale agli Affari legali (delegato dal presidente), ha sottoscritto questa mattina, presso la sede del Tribunale, il “Protocollo di collaborazione su interventi regionali per il sostegno al percorso di uscita dal sovraindebitamento tra la Regione Piemonte e il Tribunale di Torino”.
Un atto che segna la cooperazione tra Giunta, Consiglio regionale e Tribunale per arginare questo fenomeno che colpisce particolarmente i piccoli imprenditori e le persone che perdono il lavoro e che ha avuto una recrudescenza a causa della crisi economica, conseguenza della pandemia da Covid-19.
Il presidente dell’Assemblea legislativa ha rilevato che l’emergenza sanitaria ha sicuramente acutizzato il rischio di usura e sovraindebitamento, un compito che tocca alle istituzioni per rafforzare l’azione per la prevenzione e il contrasto delle condotte criminose. La firma di oggi rappresenta una risposta concreta che avvia un forte processo di collaborazione interistituzionale in materia.

L’assessore ha spiegato che la collaborazione tra Regione e Tribunale, che era rimasta sospesa e incompiuta dalla scorsa legislatura, è la dimostrazione della attenzione concreta ai tanti imprenditori a rischio sovraindebitamento che sarebbero altrimenti preda di usurai e mafie. Grazie al protocollo viene sbloccata la possibilità per la Regione di concedere un contributo a fondo perduto a sostegno del percorso di uscita dal sovraindebitamento. L’importo può essere compreso tra un minimo 1.500 e un massimo 4.000 euro. È previsto pure un finanziamento agevolato a sostegno del percorso di uscita dallo stato di sovraindebitamento tra un minimo di 5.000 e un massimo di 15.000 euro.

Il presidente del Tribunale, Massimo Terzi, ha espresso un forte apprezzamento per una iniziativa che mette al centro il cittadino, mostrando che le istituzioni possono collaborare concretamente per aiutarlo nei momenti bui favorendo l’accesso tempestivo alle informazioni sulle misure esistenti a loro sostegno.
Secondo il componente dell’Udp di minoranza delegato all’Osservatorio regionale contro usura, estorsione e sovraindebitamento, Il protocollo con il Tribunale di Torino è uno strumento atteso e importante che dà attuazione alla legge regionale. La pandemia ha esacerbato la crisi economica e reso ancora più diffuse fragilità ed insicurezze. Questa situazione fa da cassa di risonanza per fenomeni come il sovraindebitamento e l’usura, di cui il primo è l’anticamera della seconda. Finalmente tutti i cittadini piemontesi avranno a disposizione anche questo strumento nella lotta contro questi odiosi fenomeni.

Il membro di maggioranza dell’Udp delegato all’Osservatorio ha sottolineato che solo la sinergia tra Enti può far sì che lo Stato vinca contro l’usura e il sovraindebitamento. La firma del protocollo di collaborazione tra la Regione Piemonte e il Tribunale di Torino consente l’attivazione del fondo regionale per la prevenzione ed il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, con contributi a fondo perduto destinati alle vittime. Questa collaborazione tra Regione e Tribunale dimostra la nostra attenzione e vicinanza concreta ai cittadini che, in questi periodi pandemici e di difficoltà economiche, possono essere facile preda di usurai e mafie, che rappresentano in un momento di crisi il nemico numero uno di ogni istituzione.
Con l’accordo si favorisce la conoscenza degli strumenti regionali tra i quali contributi e i finanziamenti per uscire dallo stato di sovraindebitamento in attuazione della legge regionale 8 del 2017.
L’impegno, fra le altre misure, prevede indennizzi per i danni derivanti dalla compromissione dell’attività lavorativa e contributi per i soggetti sovraindebitati che sono in possesso di un accordo con i creditori omologato dal Tribunale.
Tramite l’Urp – Sportello del cittadino e il sito internet, il Tribunale avrà cura di informare i soggetti sovraindebitati della possibilità di usufruire dei benefici della normativa regionale.
Anche i giudici delle esecuzioni immobiliari e i custodi delle espropriazioni immobiliari sono attivamente coinvolti nella attività informativa volta ad aiutare i cittadini che si trovano a subire esecuzioni ed espropriazioni che possono essere la conseguenza di situazioni di sovraindebitamento.