Comuni del Moscato, la prima vendemmia del nuovo marchio “Sorì eroici”
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La presentazione del nuovo marchio collettivo dedicato ai Sorì eroici avvenuta in questa estate, ha dato il via a un progetto inseguito da tempo, che si è concretizzato dopo un lungo lavoro che ha previsto incontri e sopralluoghi sul territorio dei vigneti, con un censimento che ha riguardato quasi 20 mila ettari. E il merito va ai giovani amministratori della Commissione Sorì, all’interno della Associazione Comuni del Moscato che ha sede a Santo Stefano Belbo.
“Lo studio di un marchio dedicato, rivolto ad accrescere ancora di più la valorizzazione del prodotto di quei vigneti ‘eroici’ che chiedono tanta fatica agli agricoltori, è stato appassionante – dichiarano dall’Associazione – Ma ancora più entusiasmante è il momento in cui il nuovo marchio viene acquisito dalle aziende per poi essere utilizzato sulle bottiglie dei nostri vini. Ed è esattamente ciò che sta accadendo: il marchio registrato, realizzato con la collaborazione dei legali specializzati Saglietti-Bianco di Torino, ha subito incontrato un generale e diffuso apprezzamento dei vitivinicoltori, tanto che tredici aziende hanno aderito al protocollo di certificazione ‘Sorì eroici’ già per la vendemmia in corso. Un apprezzamento che è stato espresso anche dalle diverse associazioni di categoria: determinante è stato il contributo di Coldiretti, Confagricoltura e CIA, che ora svolgono l’importante compito di raccogliere le adesioni al progetto, con Valoritalia quale ente di controllo a supervisionare l’iter di certificazione. E’ una svolta, un segnale importante, un passo che farà storia condiviso da subito da questi primi produttori a cui ne seguiranno certamente molti altri”.
Le prime aziende aderenti rappresentano 44 ettari di vigneti verificati dallo studio Walden nella zona delle valli Belbo e Tinella, ma anche dell’area del Barbaresco arrivando fino a Gavi, comprendendo tredici vitigni tra autoctoni e internazionali che rappresentano la genesi di produzione di importanti vini a denominazione d’origine del territorio. La vendemmi con le uve Moscato è già partita.”Ora non ci rimane che attendere di vedere il nuovo e prezioso logo sulle bottiglie dopo il lavoro in cantina: una sorta di bollino che indica una qualità assoluta, offerta dai tanti versanti soleggiati delle terre di Langa, Roero e Monferrato”.
L’Associazione Comuni del Moscato, che raccoglie gli amministratori dei territori e che rappresenta quindi l’identità vitivinicola di ogni Comune, sottolinea l’importanza del progetto di valorizzazione “Sorì eroici”, ricordando che azioni come questa intendono “contribuire a dar lustro al movimento viticolo ed enologico piemontese che da sempre raccoglie apprezzamenti a livello internazionale, perché contraddistinto dal connubio tra la tradizione, che non si deve mai abbandonare, e l’innovazione che si deve perseguire”.