Lettere al direttore

Massimo Cerruti: “Ad Asti a comandare é la propaganda degli annunci e dei successivi passi indietro”

Riceviamo e pubblichiamo


L’ ETÁ DELLA PIETRA
Asti va a ritroso, dall’invenzione del fuoco all’era della pietra.
I roghi nocivi ad opera e nei pressi dei campi nomadi di via Guerra sono incredibilmente giunti al centinaio durante la finta amministrazione di centrodestra guidata da Rasero.
Record olimpico niente male per chi aveva vinto la campagna elettorale promettendo addirittura di chiuderli.

L’ultimo rogo avvenuto nei giorni scorsi ha aggiunto però una nuova disciplina: il lancio di sassi e pietre contro i vigili del fuoco accorsi “troppo in fretta” ad estinguere l’incendio con l’insensato, pensate un po’, obiettivo di contenere la diossina ed i fumi nocivi. Essi come sempre avrebbero avvelenato l’aria della città pure in una stagione in cui fa piacere sostare sui balconi e tenere le finestre aperte.
Un gesto grave, ulteriore sfregio francamente inaccettabile al convivere civile in una città già vittima recentemente di aggressioni, stupri, sparatorie, regolamenti di conti.

Eppure la questione é annosa, vi sono state petizioni, diffide e presso la Procura della Repubblica giace ancora un esposto con relative indagine in corso a carico di chi avrebbe l’onere di garantire la salute e la salubrità dei cittadini.
La sensazione é che in questa città vi sia qualcuno che ha la tranquillità e la convinzione di dettare, impunito, la sua legge e le sue regole in barba a quelle vigenti.
Ricordiamo tutti il gravissimo e drammatico fatto di capodanno in cui a seguito di un colpo d’arma da fuoco perse la vita un giovane ragazzo all’interno del campo. E il Sindaco, derubricando a semplice fatalità, anziché prendere seri provvedimenti per mettere in sicurezza e vigilare su terreni di proprietà del Comune accorse unicamente per porgere le condoglianze ai genitori, in seguito indagati per la morte del minorenne.

Le immagini del primo cittadino fra montagne di rifiuti e sporcizia proiettate su tutti i tg nazionali hanno rappresentato bene la nostra città e l’impotenza di una Amministrazione che in passato era andata sino a Pisa per “prendere lezioni” ed aveva pure deliberato di offrire denaro pubblico alle famiglie purché se ne andassero senza successo alcuno.
Il problema dei roghi e più in generale dell’illegalità si può e si deve risolvere come é accaduto in diverse città. Basta volerlo, con coraggio e determinazione spezzando il circolo delle attività illecite attraverso sistemi di controllo e presidi solo promessi ciclicamente nei tavoli urgenti ma mai messi in atto concretamente.

Ma si sa, ad Asti a comandare é la propaganda degli annunci e dei successivi passi indietro (sicurezza, ex ospedale, chioschi e casermoni, cavalcavia Giolitti, Jona, Palio, campi nomadi, chi più ne ha più ne metta) e la ricerca del facile consenso tramite mancette e promesse in luogo di investimenti strategici.
E alla fine ti tirano le pietre…

Massimo Cerruti
M5S Asti