Le Rubriche di ATNews - Il Tri-angolo di Mengozzi

Il Tri-Angolo di Fabio Mengozzi: Il carnyx, strumento musicale dei Celti

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Otto appuntamento del 2021 con la rubrica mensile che arricchisce le proposte per i lettori di Atnews.it.

Il carnyx, strumento musicale dei Celti

Fra i tanti strumenti musicali in uso presso i popoli antichi, il carnyx è sicuramente uno dei più interessanti. Risalente all’Età del ferro, in uso presso i Celti, di esso abbiamo testimonianza grazie ad alcuni reperti tra cui diverse monete coniate sia dai Celti che dai Romani.

Di notevoli dimensioni, era costruito in bronzo o in ottone ed aveva la forma di una “S” allungata; veniva posizionato verticalmente, l’aria introdotta dall’esecutore risaliva all’interno di lungo tubo ed il suono, aspro e possente, si propagava per diversi metri al di sopra del padiglione dalla grossa forma di testa di cavallo, cinghiale o drago. Come si apprende da Diodoro Siculo, grazie alle particolari caratteristiche sonore il carnyx trovava applicazione in ambito militare per inviare segnali ai combattenti e intimidire i nemici. Tuttavia nel calderone di Gundestrup, un manufatto risalente al III secolo a.C. oggi conservato presso il Museo Nazionale Danese di Copenaghen, tre suonatori di carnyx sono rappresentati mentre accompagnano una processione rituale; è pertanto ipotizzabile che lo strumento ricoprisse una ulteriore funzione di tipo cerimoniale.

Dopo essere scomparso dalla scena per così tanti secoli, oggi sono state realizzate delle ricostruzioni e l’inquietante suono del carnyx è così potuto tornare a risuonare: ma in questo caso, fortunatamente, senza scopi bellici.

Fabio Mengozzi

“Il Tri-angolo di Mengozzi” prende spunto da un intervento sul nostro quotidiano del musicista astigiano di fama internazionale Fabio Mengozzi, compositore, pianista, direttore d’orchestra e docente di musica, in seguito ai fatti di Corinaldo (clicca QUI).

L’obiettivo della rubrica è quello, sempre nel massimo rispetto delle scelte musicali di tutti, di fornire con nozioni semplici un punto di vista alternativo da quello che offrono ogni giorno i media, di educare ed indirizzare i giovani alla musica profonda, spirituale, in modo da ampliare le possibilità di scelta nell’ascolto della musica.

 

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