Asti, in carcere il rapinatore di piazza Roma

Nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 agosto gli Agenti della Polizia di Stato – Squadra Volante della Questura di Asti intervenivano nell’area dei giardini pubblici di Piazza Roma perché un giovane astigiano era stato appena rapinato del portafogli e del proprio telefono.

La vittima, infatti, assieme ad un amico, aveva parcheggiato l’autovettura in piazza Roma ma scendendo dall’auto non aveva tirato su completamente i finestrini. I due amici, che avevano lasciato i portafogli ed alcuni effetti personali in macchina, si erano recati poco più in là presso un bar, da dove, pochi minuti dopo, uno dei due si accorgeva che una persona stava frugando nell’autovettura parcheggiata. La vittima aveva raggiunto lo sconosciuto, un ragazzo di origini marocchine, che oltre agli effetti personali dei due, aveva anche sottratto un sacchetto del McDonald contenente cibi e bevande, reclamando la restituzione di quanto portato via.

Ne nasceva prima una discussione, e poi una vera e propria reazione violenta da parte del ragazzo marocchino, al quale nel frattempo dava manforte un connazionale con il quale il complice aveva diviso parte della refurtiva.
I due cittadini marocchini, rispettivamente di 27 e 21 anni, dimoranti in Asti, di cui il primo pregiudicato per analoghi reati e con una pena detentiva sospesa e l’altro irregolare sul territorio nazionale, venivano bloccati dalle Volanti della Polizia di Stato poco lontano dal luogo della rapina ed immediatamente arrestati.

La refurtiva, recuperata, veniva stata restituita alle vittime mentre i due rapinatori, terminati gli accertamenti in Questura, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Asti, erano stati tradotti presso la Casa Circondariale Lo Russo- Cotugno di Torino. A seguito della convalida dell’arresto, nei confronti del cittadino marocchino di 21 anni, venivano applicate cumulativamente sia la misura cautelare dell’obbligo di dimora in Asti che l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Misure che il rapinatore non ha mai rispettato.

Per questi motivi, il Pubblico Ministero titolare dell’indagine ha richiesto al Giudice l’aggravamento della misura cautelare in atto, ottenendo l’emanazione di un provvedimento più afflittivo, ovvero un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento di carcerazione è stato eseguito, dopo un’intensa attività info-investigativa, dagli investigatori della Squadra Mobile della 1^ Sezione, che hanno rintracciato il cittadino marocchino nel quartiere Praia di Asti e lo hanno quindi mandato alla casa circondariale di Alessandria.