Workshop outdoor alla Rocca di Valfenera per l’Istituto comprensivo di Villanova: i docenti allievi per un giorno

Sì è svolto di recente il primo workshop in esterno, organizzato dall’IC Villanova, con diverse scuole di rilevanza regionale, protagonisti i tre ordini di scuola in verticale.

In presenza finalmente, seppur con mascherine, ma all’aria aperta e ascoltando il cinguettio degli uccelli e il verso dei pavoni: una giornata di formazione outdoor organizzato con le Scuole all’Aperto che coinvolge più scuole piemontesi delle province di Asti, Novara e Torino: oltre all’IC di Villanova d’Asti anche l’IC di Cravagliana e di Pinerolo. Un incontro outdoor e in presenza ma non solo, una giornata che vede più ordini di scuole lavorare in verticale, dall’infanzia passando per la primaria e fino alla scuola di primo grado. Una scelta voluta che va verso il cambiamento su più fronti per permettere la continuità dell’apprendimento e delle metodologie ad esso legate dai 3 ai 13 anni.

Suddivisi in gruppi, i docenti hanno potuto partecipare come fossero alunni ad attività diverse pensate e organizzate in base al grado di appartenenza. Quattro i formatori che hanno tenuto i diversi workshop, Corrado Bosello, pedagogista e coordinatore pedagogico dei servizi per l’infanzia di San Lazzaro, comune della città metropolitana di Bologna e coordinatore dei formatori della rete nazionale Scuole all’aperto, per la primaria le formatrici Carla Carpigiani e Maria Guerrini docenti della scuola primaria Fortuzzi di Bologna, scuola veterana dell’educazione all’aperto, situata all’interno dei Giardini Margherita di Bologna, mentre per il primo grado c’era Dario Gasparo, biologo e docente di matematica e scienze alla scuola secondaria di primo grado, IC Valmaura di Trieste, vincitore dell’italian teacher prize nel 2017.

Paleoarte con tinture e carboncino e spunti di geometria e astronomia all’aperto per i docenti della primaria, una tavola rotonda molto pragmatica con esempi tecnici per le maestre dell’infanzia e infine giochi di algebra e matematica applicata a terra, come le proporzioni e la divisibilità dei numeri per i docenti del primo grado. Sono semplici, facilmente progettabili sfruttando in molti casi materiali di riciclo, gli strumenti presentati per le attività. Sono positivi, entusiasti, mirati al futuro posando le basi su un presente consapevole, i commenti emersi dai formatori e dai docenti del workshop, un momento di confronto e un punto di partenza per ragionare e lavorare di più e assieme sul fuori, risorsa fondamentale non solo per l’apprendimento ma per tanti problemi attuali come l’obesità, la scarsa natalità, l’inclusione, l’outdoor come “medicina” per aiutare il benessere psico-fisico, la relazione tra esseri umani, la presa di consapevolezza dei propri limiti e dei limiti fisici, il potenziamento delle proprie risorse, il contatto con la natura, specialmente e non solo dopo una pandemia.

La Rocca di Valfenera, in occasione dei suoi 20 anni di vita, è diventato teatro di educazione all’aperto, di formazione in natura, di occasione di socialità e relazione che tanto sono mancati negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria covid 19. Nata come una discarica, la Rocca è stata trasformata e curata nei minimi particolari e con passione dall’associazione dei volontari della Rocca che collaborano da sempre con il Comune e con la scuola.

Soddisfatto anche il sindaco di Valfenera e Presidente della Provincia, Paolo Lanfranco: “Formare ed educare i giovani al territorio è molto importante perché il futuro sono loro, è importante la sinergia tra insegnanti, scuola e comune, tra i volontari; la nostra è una comunità resiliente che custodisce un patrimonio di conoscenza e passione. Io sono contento – aggiunge – se un bambino si sporca di fango lo scarponcino e racconta l’esperienza vissuta; la Rocca è uno spazio per lavorare in parallelo alle aule: il futuro è l’abbattimento delle barriere tra fuori e dentro, tra chiuso e aperto.”

Simona Urso, preside dell’IC Villanova, fortemente ha voluto e organizzato questa giornata e commenta: “E’ l’inizio di una formazione che raggrupperà più scuole del Piemonte inserendole nella rete nazionale, i cui passaggi successivi saranno rivolti sempre più all’azione didattica nel suo farsi, ovvero mettendo i docenti in condizione di sperimentare in prima persona la didattica all’aperto, talvolta anche calandosi nei panni dello studente, capovolgendo così i ruoli.”