Teresa Bellanova ad Asti: “Lo sblocco dell’Asti – Cuneo è fondamentale”

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“L’ Asti – Cuneo è una delle opere prioritarie del PNRR”. A dirlo è stata il viceministro alle infrastrutture Teresa Bellanova, che questa mattina ha partecipato ad Asti al convegno ” Il PNRR volano per le infrastrutture del Piemonte”organizzato da Italia Viva al centro culturale San Secondo e che ha visto la partecipazione di diversi esponenti dell’amministrazione locale oltre che degli ordini professionali e delle attività produttive del territorio.

All’urgenza di attuare in maniera tempestiva misure che possono incentivare gli investimenti privati anche in opere di interesse pubblico ha cercato di rispondere l’ex ministro dell’Agricoltura: “il piano nazionale di rinascita e resilienza non può essere completamente attuato senza eliminare gli ostacoli burocratici che troppo spesso rappresentano un collo di bottiglia per chi vuole investire sul nostro territorio – ha affermato – il governo è seriamente impegnato e un cammino di riforme per dare slancio ma questa nuova fase di ripartenza del paese”.

Il settore dei trasporti è stato quello che ha riscosso le maggiori preoccupazioni da parte degli amministratori locali. Il sindaco Maurizio Rasero ha parlato del PNRR come “occasione storica che non deve essere sprecata”, mentre il presidente della provincia Lanfranco ha sottolineato il ruolo degli enti di secondo livello come indispensabile per “attuale la progettazione dei piccoli medi progetti a beneficio del territorio”.

“Di una riforma urgente del codice degli appalti” ha parlato l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi. Infrastrutture fondamentali anche per la deputata di Italia Viva Silvia Fregolent che ha sottolineato come “il territorio Astigiano sia strategico rispetto alla Torino-Lione e al terzo valico”

Un appello a lavorare insieme per non sprecare questa occasione è arrivato da tutti disponente le forze politiche presenti al convegno: “come nel dopoguerra ora dobbiamo pensare alla ricostruzione” questo è il senso dell’intervento di molti relatori. E il paragone al piano Marshall non è esagerato: “ne va del futuro dei nostri figli: la prossima sfida che dovremmo affrontare dopo la pandemia sarà quella ambientale”.

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