“Rincari dei materiali edili e cantieri rallentati: gli alunni della Jona non potranno iniziare l’anno scolastico nella nuova struttura”

Nel periodo estivo non potrà essere abbattuto il troncone della scuola Jona ancora in piedi in quanto i ragazzi non potranno essere accolti nella nuova struttura. E’ quanto emerso da un recente incontro tra i tecnici comunali e la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo 1, Alessandra Longo.

“Sin dai mesi scorsi, – affermano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessora Stefania Morra – si è sempre ribadito, rassicurando le insegnanti, che il troncone sarebbe stato demolito solo quando ci fosse stata la certezza del rientro dei ragazzi. Ma la situazione che ormai si sta verificando a livello mondiale, sta rallentando anche i nostri cantieri: nel  settore dei lavori pubblici in questi ultimi mesi si sono verificati rincari abnormi dei materiali da costruzione e scarsità di materie prime e prodotti che penalizzano duramente le imprese appaltatrici e potrebbero portare al blocco dei cantieri in corso; l’aumento dei prezzi delle materie prime sta colpendo il comparto delle costruzioni e i settori manifatturieri di metallurgia, legno, gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo e apparecchiature elettriche”.

“Conseguentemente vi sono enormi  difficoltà di approvvigionamento anche per contratti già sottoscritti da mesi, con ritardi in tanti cantieri e gravi ripercussioni economiche e sociali. Le attuali condizioni di mercato relative ai prezzi e ai tempi di approvvigionamento delle materie prime – afferma ancora Morra – non consentono all’impresa appaltatrice di eseguire i lavori nel rispetto dei termini contrattuali per sopravvenute, straordinarie e imprevedibili condizioni, legate alla pandemia in atto e alle relative conseguenze”.

“Nell’arco di un anno il prezzo del ferro per il cemento armato ha fatto registrare un aumento dell’85%, il prezzo dei materiali per l’isolamento, presenti in notevole quantità nei lavori in questione, ha avuto un aumento del 90% – aggiunge il sindaco – Ma il problema maggiore in questo momento è proprio la mancanza di tempi certi per l’approvvigionamento dei quantitativi necessari di materiali per costruire la scuola pertanto, si è preferito, fin da subito, non lasciare incertezze sulle modalità di inizio del prossimo anno scolastico e si è deciso di proseguire nelle due sedi temporanee”.