Rapina e violenza su un’anziana ad Asti, ecco come la Polizia ha individuato il responsabile

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Sono state le telecamere di sorveglianza sparse in città ad aiutare gli inquirenti a risolvere il grave fatto di cronaca che ha visto coinvolta una donna anziana, vittima di rapina e violenza sessuale da parte di S.E., un 19enne rom domiciliato in via Guerra, ad Asti.

Di seguito la ricostruzione da parte della Questura di Asti.

I fatti risalgono al 20 maggio scorso, quando intorno alle ore 20.30 giunge al numero unico di emergenza 112 NUE, la richiesta di aiuto di una anziana donna, la quale riferiva di aver subito una rapina e di essere stata violentata da un uomo, poi datosi alla fuga. Personale della Squadra Volante si recava immediatamente sul posto, unitamente al locale Personale di Polizia Scientifica.

Nella stessa serata gli investigatori della Squadra Mobile si recavano presso il locale Ospedale per raccogliere i primi elementi utili alla ricostruzione dell’azione delittuosa e accertarsi delle condizioni di salute dell’anziana donna, la quale in forte stato di shock, riusciva comunque a raccontare agli operatori importanti dettagli dell’accaduto.
La donna riferiva che dapprima era stata minacciata con una accetta, rapinata della fede nuziale, ricordo del defunto marito, e degli orecchini che indossava, i quali le venivano strappati con violenza.

Successivamente, l’anziana donna raccontava di essere stata trascinata nella camera da letto, ove veniva consumata la violenza sessuale.
Azione che, dalle fonti di prova raccolte, è stato possibile determinare sia durata ben 31 lunghissimi minuti.

Grazie alla profonda conoscenza del territorio e ai dettagli forniti dalla donna, e dopo aver passato al setaccio tutti i sistemi di videosorveglianza cittadini utili alla ricerca di elementi, gli investigatori riuscivano ad individuare l’autore del reato, un giovane uomo di etnia rom noto agli operatori, domiciliato presso il campo di via Guerra, il quale già lo scorso anno si era introdotto presso l’abitazione, commettendo il reato di furto in abitazione, proprio ai danni della stessa anziana donna, evento che lo portava ad essere indagato presso la Procura della Repubblica di Asti , motivo presumibile per il quale in data 20 maggio S.E., ritornava con l’intento della vendetta a casa della donna.
Tale individuazione veniva, successivamente corroborata dalle impronte rilevate da personale della locale Polizia Scientifica, le quali appunto sono riconducibili all’indagato.

 

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