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Quadri realizzati con i fiori: a Villanova d’Asti torna l’Infiorata

Petali, polveri colorate, testa bassa e pazienza.

Sono questi gli ingredienti che tornano ogni terza domenica di luglio da oltre trentacinque anni a Villanova d’Asti per la notte dell’Infiorata.

Grazie al Comitato Amici della Madonnina, artisti, appassionati, cittadini e associazioni si ritroveranno anche quest’anno nella notte di sabato 24 luglio sul viale del santuario della Madonna delle Grazie per dare vita a quadri di soggetto religioso, sociale o geometrico. La loro particolarità è che per realizzarli servono i fiori i cui petali sono stati essicati al sole e poi sbriciolati e setacciati grossolanamente o fino a ricavarne una polvere. Le opere verranno conservate per un giorno e si potranno ammirare durante tutta la giornata di domenica 25 luglio.

Le origini dell’Infiorata di Villanova d’Asti

L’Infiorata nacque nel 1984 quando un gruppo di persone e volontari del santuario della Madonna delle Grazie decisero di organizzare qualcosa per promuovere il luogo sacro. L’idea fu quella di creare qualcosa di simile all’Infiorata del paese umbro di Spello che celebrava la solennità del Corpus Domini con creazioni floreali, dette appunto “infiorate”.

Da lì nacque l’idea e ancora oggi l’Infiorata è una delle manifestazioni più importanti per Villanova e i suoi abitanti.

La storia del santuario della Madonna delle Grazie 

Sorto circa 150 anni fa per volontà di don Luigi Crovella, il tempio ricorda l’apparizione mariana del 1803 a Maria Baj, pastorella diciottenne.

Secondo la tradizione tramandata oralmente e riporata sul sito http://www.santuariovillanova.it/, Maria Baj avrebbe abitato all’angolo tra le vie per San Paolo e Francesco. Era solita condurre al pascolo il bestiame e stazionando nei pressi di una sorgente di acqua, alternava momenti di preghiera al lavoro manuale. Più volte alla giovane apparve la Madonna, la quale espresse il desiderio di vedere eretto un pilone votivo nei pressi della fonte, che fu eretto nel 1806.

Il luogo iniziò ad essere visitato da uno straordinario numero di persone sia da Villanova sia dai paesi vicini: numerosi infatti erano gli ammalati che bevendo o bagnandosi con l’acqua della fonte, chiedevano la Grazia della guarigione.

Si decise quindi, grazie al sacerdote di Villanova don Luigi Crovella, di edificare un Santuario dedicato alla Beata Vergine Madre delle Grazie, che potesse accogliere il sempre crescente numero di pellegrini. Su progetto dell’architetto Giuseppe Talucchi di Torino, si gettarono le fondamenta nel 1886, e quattro anni dopo, cioè il 14 agosto 1870, il Santuario veniva inaugurato ed aperto al culto.

La cupola è sormontata esternamente da una statua dorata della Madonna, visibile anche a chilometri di distanza. Proprio per questa sua caratteristica è stata definita “La Madonnina”.

santuario madonna grazie villanova
Fonte foto: sito web del Comune di Villanova d’Asti

Sacro e profano

La notte dell’Infiorata è anticipata da una settimana di preghiera diurna e serale con Rosari e S. Messe. L’evento però non è solamente legato alla religiosità: negli anni è diventato occasione di incontro e socializzazione.

Sabato prossimo 24 luglio, oltre all’appuntamento lungo il viale di accesso al Santuario, per realizzare i suggestivi quadri, anche altre zone di Villanova si animeranno. Grazie alla collaborazione tra Pro Loco e Comune a partire dalle 19 ci sarà in piazza Supponito il “Salotto dell’Infiorata passeggiando tra fiori e sapori” con stand gastronomici e musica d’ascolto. Per le vie del centro ci sarà il “Grande mercato dello sbarazzo”. Sono previste anche le aperture straordinarie della biblioteca dalle 20 alle 24 con mostra di Bombara e del Museo del Palazzo Richetta con visite dalle 20 alle 22 (ingresso via San Pietro).

infiorata 2021