Pd Asti: “Anche l’appalto per la Scuola Jona non rispetta i tempi e crea gravi disagi e maggiori costi ai cittadini”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato relativo alla situazione della scuola Jona del Circolo cittadino Pd Asti.


Dopo il cavalcavia Giolitti e la Scuola De Benedetti ora anche l’appalto per la Scuola Jona non rispetta i tempi e crea gravi disagi e maggiori costi ai cittadini.

Questo è il risultato di una gestione disastrosa dei lavori Pubblici da parte del Sindaco Rasero e della sua Giunta in questi quattro anni di amministrazione della città.
Come annunciato dall’Amministrazione Comunale a gennaio 2019 i lavori dovevano concludersi con l’anno scolastico 2020-2021 e i circa 500 alunni della scuola secondaria di primo grado Jona dovevano avviare l’anno scolastico 2021-2022, a settembre 2021, nel nuovo edificio.

Invece in prossimità della scadenza della data di ultimazione lavori viene comunicato dal Sindaco e dall’Assessore Stefania Morra che ciò non è possibile, addirittura deve ancora essere demolito e ricostruito una parte di edificio.
Per consentire l’agibilità del nuovo plesso scolastico a settembre 2021 e tenuto conto di tutti i collaudi, verifiche tecniche e prove che devono essere eseguiti, ad oggi i lavori dovevano essere pressochè ultimati.
Vorremmo sbagliarci ma dal sito internet del Comune di Asti risulta che in data 20/05/2021 è stato liquidato all’impresa appaltatrice il primo stato di avanzamento lavori di circa 888.000 euro a fronte di un contratto di 7.452.600 euro: quindi a fine maggio era stato eseguito il 12% circa dei lavori.

E’ stato rispettato il cronoprogramma dei lavori previsto in contratto?
Ancora ci troviamo nella fase di confronto con l’impresa appaltatrice a parlare di ulteriori ritardi, costi aggiuntivi e ad aprire un tavolo di confronto con la Regione poiché rischiamo di non rispettare i tempi imposti per il finanziamento dell’opera.
Intanto continuano i disagi per i 500 alunni, gli insegnanti, le famiglie poiché costretti a svolgere l’attività scolastica in parte all’Enofila e in parte nelle aule della sede con la presenza del cantiere in corso; attività che grazie alla grande disponibilità della dirigente e degli insegnati tutti si è potuta svolgere in modo completo.

Per non parlare degli ulteriori e non certo indifferenti costi che il Comune dovrà affrontare anche per il prossimo anno scolastico per garantire all’Enofila dei locali adeguati e a norma per lo svolgimento dell’attività scolastica: tutti costi che graveranno sul bilancio comunale e quindi a carico dei cittadini.
L’aumento dei costi delle materie prime è già stato affrontato a livello nazionale in quanto nei giorni scorsi è stato approvato in commissione Bilancio alla Camera l’emendamento al Decreto Legge “Sostegni bis” che destina le risorse ai costruttori colpiti dall’impennata dei prezzi; per il momento il fondo prevede una dotazione di cento milioni.

L’emendamento non prevede l’interruzione dei lavori né autorizza le stazioni appaltanti a concedere proroghe dei tempi per l’ultimazione dei lavori con motivazioni connesse all’aumento dei costi e alle difficoltà di approvvigionamento.
Di fronte a questi eventi non si può certo parlare di ripresa, ma dobbiamo parlare di retrocessione della città e rimarcare ancora una volta che questa amministrazione non è all’altezza per gestire nei prossimi anni i fondi del PNRR per una ripresa economica e una transizione ecologica e digitale della città.