Nursing Up, preoccupazione ad Asti per gli infermieri con contratto a tempo determinato che non verranno rinnovati

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Nursing Up.


Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, esprime forte preoccupazione per gli organici dell’Asl astigiana (ma situazioni analoghe si verificheranno anche nelle altre aziende piemontesi) dove gli infermieri che hanno un contratto a tempo determinato vedranno a breve scadere i loro contratti e, a quanto risulta fino a oggi, non verranno rinnovati. Ciò porterà a un drastico ridimensionamento degli organici con evidenti ripercussioni sui servizi erogati. In molte altre regioni d’Italia i contratti a tempo determinato che sono stati fatti in piena emergenza pandemia, e sono in scadenza, sono stati prolungati. In Piemonte no. Tale situazione rischia di creare grossi problemi all’Asl di Asti, dove gli infermieri saranno costretti a lasciare le loro postazioni senza essere sostituiti.
Di più: molti colleghi stanno andando nelle altre regioni, dove vengono offerti contratti a tempo indeterminato e dove sono stati fatti i concorsi. Con ospedali e Asl svuotate, come affronteremo i turni estivi, ma soprattutto le emergenze dei prossimi mesi eventuali nuove ondate di contagi?

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri e il dirigente Sindacale Nursing Up di Asti, Enrico Mirisola (nella foto), sottolineano l’urgenza di un intervento della Regione: “Va compreso che è necessario procedere subito alle assunzioni per non mandare in tilt gli organici, per non rischiare di mettere in ulteriori difficoltà le strutture sanitarie per carenza di personale. L’unica soluzione è indire il prima possibile un bando per le assunzioni. Non possiamo permetterci di affrontare eventuali nuove emergenze con una grave carenza di personale. La situazione di Asti, con la perdita dei colleghi che hanno un contratto a termine, potrebbe presto diventare critica”.

Aggiunge il segretario regionale Delli Carri: “Ciò che accade ad Asti, sta accadendo anche nelle altre aziende piemontesi. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, la via maestra è provvedere subito a realizzare un concorso regionale per l’assunzione di infermieri con il quale si possano creare adeguate graduatorie per tutte le aziende sanitarie del Piemonte. È imprescindibile fare in modo di preservare il patrimonio professionale di esperienze e capacità rappresentato dagli infermieri che hanno un contratto a tempo determinato e hanno lavorato in questi mesi difficilissimi affinando la loro integrazione nelle realtà in cui hanno operato. Sarebbe folle rinunciare proprio ora a questo patrimonio professionale. Vanno fatte subito, velocemente, le necessarie assunzioni. La Regione batta un colpo”.