Grignolino del Monferrato Casalese, cambia il disciplinare di produzione

Tra le decisioni adottate dal Comitato Nazionale Vini nella seduta di ieri mercoledì 28 luglio, c’è anche la modifica del disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata “Grignolino del Monferrato Casalese”.  Tra le modifiche principali approvate – chiarisce in una nota Confagricoltura Piemonte – vi è l’aggiunta delle specificazioni “Riserva”, “Vigna” e “Riserva Vigna” e la modifica della base ampelografica, che ora prevede la possibilità di impiego dei vitigni Grignolino (minimo 95%) e Freisa e Barbera, da soli o congiuntamente, nella misura massima del 5%.

“Siamo soddisfatti del risultato – dichiara Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria – che offrirà ai produttori la possibilità di diversificare maggiormente le produzioni, migliorandole sotto il profilo qualitativo. Il Grignolino del Monferrato Casalese vanta una schiera selezionata di estimatori, in grado di apprezzare tutte le peculiarità di un prodotto unico, identificativo dei migliori vini da vitigni autoctoni del nostro territorio”.

Confagricoltura ricorda che in una lista compilata nel 1798 dall’agronomo Giuseppe Nuvolone Pergamo, conte di Scandeluzza, il Grignolino era già citato come “ottimo vino se mescolato con freisa”: la modifica del disciplinare è dunque un ritorno alle origini nel segno dell’innovazione.