Fipe e Confcommercio: la campagna Sicurezza Vera entra nel vivo

Il contrasto alla violenza di genere passa sempre di più dai Pubblici Esercizi. Luoghi affollati e vitali, soprattutto in estate, i bar, i ristoranti e i locali italiani si preparano a diventare presìdi di sicurezza a difesa delle donne e promotori della cultura di genere.

È infatti pronto a entrare nel vivo il progetto #sicurezzaVera, partito ufficialmente il 28 aprile scorso con la firma di un protocollo tra la Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, il Gruppo Donne Imprenditrici della Federazione e la Polizia di Stato. Nel corso del mese di luglio verrà presentato il progetto in cinque città italiane con l’obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza delle persone e degli stessi esercizi, nel quadro di aggiornate strategie di prevenzione di eventi illegali o pericolosi, connessi a forme di violenza di genere.

Troppo spesso i pubblici esercizi vengono dipinti come luoghi pericolosi – sottolinea la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe – Confcommercio, Valentina Picca Bianchi. Luoghi nei quali si pensa che sia lecito fare avances spinte alle ragazze che servono ai tavoli, o nei quali un sorriso in più fatto da una donna che lavora dietro a un bancone viene subito male interpretato. Luoghi in cui si lavora fino a notte fonda e, spesso le donne, titolari o dipendenti che siano, chiudono le saracinesche rimanendo sole nelle città ormai quasi deserte.
Noi vogliamo ribaltare questo stereotipo e rafforzare i nostri locali in presìdi di legalità e di sicurezza, nonché creare una rete per promuovere e diffondere la cultura di genere. Per le dipendenti, le clienti e le titolari di aziende. E il primo passo per prevenire la violenza è quello di riconoscere i segnali di pericolo. Grazie al supporto della Polizia di Stato, insegneremo sia alle donne sia agli uomini a riconoscere questi segnali e insegneremo loro come reagire”.

La Presidente del gruppo Terziario Donna della Confcommercio di Asti ,Enrica Vogliotti , esprime condivisione nelle parole di Valentina Picca Bianchi sottolineando: “Le differenze di genere sono divisive e noi come Terziario Donna della Provincia di Asti ogni giorno siamo l’esempio di quanto l’imprenditoria femminile sia importante ed arricchisca la nostra società, la differenza si fa’ con i fatti non con gli stereotipi”. La fase sperimentale, nel suo complesso, arriverà ad interessare 20 città entro il 2021, dopodiché il modello verrà esteso a tutti gli esercizi pubblici che rappresentano da sempre la più ampia rete di presidio territoriale di cultura, socialità e tradizione presenti in Italia: 1 esercizio pubblico ogni 250 abitanti, 1 bar ogni 400 abitanti.

Il progetto darà centralità ai Pubblici Esercizi sotto due aspetti principali: riconoscendoli come punto di riferimento e luogo sicuro e rafforzando la sicurezza all’interno dei locali stessi. Il progetto sarà promosso da una campagna di comunicazione “multitarget” e “omnicanale”. Si parlerà ai ragazzi e agli adulti con l’obiettivo di creare un network permanente sulla cultura di genere.

Il Presidente della Fipe di Asti Paolo Scapparino appoggia il progetto ambizioso contro la differenza di genere e legalità all’interno dei pubblici esercizi: “I nostri locali sono luoghi di ritrovo sicuri dove le persone possono dopo così tanto tempo socializzare e tornare a quella amata quotidianità che per troppo tempo a causa della pandemia è mancata. Rimangono due temi chiave “Sicurezza” e “Parità di Genere”.
Il centro del progetto saranno le iniziative informative e formative per diffondere la conoscenza delle tematiche relative alla cultura di genere e alla violenza basata sul genere grazie al contributo attivo della Polizia di Stato.

Il Direttore di Confcommercio Claudio Bruno commenta l’iniziativa della Fipe nazionale: “La nostra Confcommercio in sinergia con le federazioni di riferimento darà massima visibilità all’iniziativa, non solo in termini di comunicazione, ma anche e soprattutto in termini sostanziali nell’ottica di evidenziare la cultura della legalità e parità di genere.