Mercato Piazza Alfieri: “La decisione è arrivata, imposta come una sorta di punizione a chi non omaggia a sufficienza il potere”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Commissione Mercati Piazza Alfieri


La decisione, alla fine, è arrivata. Dall’alto. Imposta come una sorta di punizione a chi non omaggia a sufficienza il potere. Apprendiamo, da fonti non ufficiali, che sarebbe stato meglio risolverla con una genuflessione in segrete stanze piuttosto che mettere i panni sporchi in piazza. Ma noi in Piazza ci viviamo e la piazza ci dava da vivere: ora non più. I nostri comunicati stampa hanno urtato la sensibilità del nostro primo cittadino, peraltro non l’ultimo arrivato quando si tratta di lavare i panni in “comizi” senza contraddittorio sui social.

Ma, si sa, c’e’ chi può e chi non può ed un vecchio proverbio piemontese dice: fa cume el previ el dis nen cume el previ fa (fai come dice il prete non come fa). Ora saremo ammucchiati nella parte alta di Piazza Alfieri. Con banchi uno sull’altro, senza spazio per far passare eventuali mezzi di soccorso od anche nostri furgoni, in un bieco assembramento pre-covid. Altri nostri colleghi, invece, godranno degli spazi e del passaggio di persone nella Ztl dei portici del Cocchi. Figli e figliastri? Ambulanti di serie A e di serie B? Certamente no e tutto sarà, senz’altro da riportarsi a questioni di viabilità e di graduatorie per l’assegnazione dei posti nel mercato. Sarà comunque un Giudice che deciderà sia per le prime che, soprattutto, per le seconde.

Ringraziamo comunque le opposizioni consiliari e gli assessori del Movimento Civico Galvagno che non hanno votato questa disposizione. Punitiva. Per noi e per la città. La storia si ripete come con il sottopasso Marconi, quando per non lasciarlo ristrutturare ad un associazione si è preferito lasciarlo nelle attuali condizioni di degrado: sempre per usare la saggezza popolare, si era preferito tagliarsi i cosidetti per fare dispetto alla moglie. Con questa nuova disposizione si è fatto lo stesso. Indicativo che gli assessori di due branche che si vorrebbero così importanti per la città, Turismo e Cultura, non lo abbiamo votato.

E non si è discusso nemmeno della nostra ultima proposta che prevedeva un passo verso la soluzione comunale, per trovare un accordo. Addirittura, una delle nostre portavoci è stata “bloccata” dallo stesso sindaco: procedura che gli adolescenti chiamano friendzonare. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Da piangere per le opportunità sprecate. Per un Mercato che serve per passerelle elettorali ad Aprile e per puntigli e sopraffazioni qualche mese dopo. Per i nostri Clienti che sgomiteranno per raggiungerci. Per i soccorsi che non potranno giungere con i mezzi fra i banchi. Con le misure di sicurezza necessariamente allentate. Con le nostre famiglie che, dopo tanto soffrire per le chiusure, soffriranno ancora per i mancati guadagni. Si, c’e’ da piangere ma non lo faremo e staremo ancora in Piazza Alfieri e mentre attenderemo la pronuncia di un Tribunale, spiegheremo a tutti cosa succede ad Asti.

La Commissione Mercati Piazza Alfieri