La mia scuola al tempo del Covid: consegnato il primo dei 97 kit didattici messi in palio dalla Regione Piemonte

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È stato consegnato questa mattina presso l’istituto di istruzione secondaria di primo grado Piero Calamandrei di Torino, alla presenza di Ornella Toselli, presidente Consulta femminile regionale del Piemonte, Ylenia Serra, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte, Erica Bertero, referente Save the Children per il Piemonte e Franco Francavilla, dirigente Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, il primo dei 97 tablet e kit didattici previsti in premio per le classi vincitrici che hanno partecipato al concorso “La mia scuola al tempo del Covid”, ideato dal Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Save The Children e la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza del Piemonte.

Centinaia i lavori presentati dagli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Piemonte, alla commissione giudicatrice del concorso: video, canzoni appositamente composte dai ragazzi, disegni, interviste, racconti e powerpoint che hanno evidenziato la fatica dei bambini e dei ragazzi ma anche la voglia di ritornare insieme e a scuola.

I kit di strumenti didattico/informatici, di cui saranno omaggiate le 97 classi vincitrici, contengono tablet e sim dati, della durata di 12 mesi, per l’accesso a internet. Il kit, pur rimanendo di proprietà della scuola, verrà assegnato ai ragazzi che non possiedono dispositivi digitali. Per supportare le famiglie e gli insegnanti nella fruizione del tablet e del web, Save the Children metterà a disposizione una Guida per genitori, che si focalizza su 3 tematiche: cyberbullismo, uso dei videogiochi e adescamento online.

“La partecipazione delle scuole al concorso è stata veramente ampia e tutti gli elaborati dei bambini e dei ragazzi che hanno aderito rappresentano un vero patrimonio, per la ricchezza e la spontaneità delle emozioni che hanno saputo suscitare e trasmettere – questo il commento della Garante Infanzia Ylenia Serra – E’ emerso indubbiamente il disagio patito in questo ultimo anno a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, ma anche la preziosa capacità dei bambini di adattarsi alle situazioni, reinventarsi, trovando anche nelle difficoltà aspetti positivi e stimolanti.”

“Un progetto che, attraverso gli elaborati forniti dagli studenti, ha fatto emergere il grande impatto che il lockdown e la DAD hanno avuto sui nostri bambini e adolescenti – ha dichiarato Ornella Toselli, presidente Consulta femminile – Inoltre è di particolare soddisfazione per la Consulta femminile aver potuto contribuire con un concreto sostegno ad un alto numero di classi, dotandole di un premio (un kit informatico) che in questo momento appare particolarmente utile. Il progetto prevede ora la erogazione di un questionario alle famiglie, ed in particolare alle donne, per acquisire informazioni e dati su quanto la scuola in Dad abbia condizionato la vita delle mamme.”

“Dall’inizio della pandemia Save the Children, per contrastare le tragiche conseguenze che ha generato, è stata concretamente al fianco di bambini e adolescenti e alle loro famiglie – ha puntualizzato Erica Bertero referente Piemonte di Save the Children – In Italia con la campagna Riscriviamo il Futuro ha avviato un programma organico di contrasto alla povertà minorile, economica ed educativa, Con questo progetto la mia scuola al tempo del covid ha voluto essere vicino ai ragazzi nell’espressione del loro vissuto ed aiutarli con strumenti educativi per loro e per la classe. A tal proposito proprio lunedì verrà presentato il nuovo rapporto della campagna Riscriviamo il futuro che affronta il tema della povertà educativa con un approfondimento sulle competenze digitali che in questo ultimo anno si sono confermate fondamentali per un’educazione alla cittadinanza e allo sviluppo di un pensiero critico”.

“Il concorso La mia scuola al tempo del Covid, che ha coinvolto molti bambini e ragazzi delle nostre scuole, è stato tempestivo e utile sotto diversi punti di vista – ha osservato Franco Francavilla, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte – Innanzitutto, perché grazie alla ricca messe di elaborati presentati ci aiuta a comprendere come gli alunni delle nostre scuole abbiano vissuto l’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia e quanto abbiano patito la brusca rottura della loro consueta routine scolastica e familiare. In secondo luogo, perché con i tablet e i kit didattici dati in premio alle classi vincitrici esso offre alle scuole un contributo concreto, che incrementa la loro dotazione di strumenti digitali e le aiuta a sostenere proprio i ragazzi e le ragazze maggiormente in difficoltà. C’è infine da rilevare che l’ampia partecipazione al concorso rappresenta un’ulteriore dimostrazione che la scuola piemontese non si è fermata di fronte alla pandemia, ma ha saputo affrontarla con determinazione e resilienza”.

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