Crescita e cooperazione: assemblea della Federazione BCC Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria

Nella mattina di venerdì 11 giugno 2021 si è svolta, nella sede di Confcooperative Piemonte, l’Assemblea annuale della Federazione BCC Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Un’occasione importante per un confronto aperto tra i soci, durante cui condividere le principali novità, i lavori sulle modifiche statutarie e le sfide che attendono la federazione nel prossimo futuro. La Federazione di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria coinvolge oggi 9 Banche di Credito Cooperativo, per un totale di oltre 140.000 soci.
L’incontro ha visto pieno coinvolgimento dei Presidenti e dei Direttori delle BCC presenti nel confronto e negli adempimenti assembleari, con approvazione del Bilancio annuale e delle cariche dei membri del Consiglio. Confermati Sergio Marro, nella carica di Presidente della Federazione, e Tino Cornaglia, in qualità di Vice Presidente.

L’Assemblea è stata aperta dal benvenuto e dalla relazione del Presidente della Federazione BCC Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, Sergio Marro, che ha dichiarato: “Mi fa piacere che possiamo oggi incontrarci di persona dopo tanti mesi di forzato distanziamento e sono ancora più contento che questo incontro avvenga nella Casa della Cooperazione, sede di Confcooperative Piemonte, che da gennaio ospita la nostra segreteria. Mi piace pensare che la partecipazione fisica alla nostra Assemblea assuma oggi un significato anche simbolico, in un momento in cui sembra possibile intravedere la fine del periodo più triste e complesso da molti decenni a questa parte.
Sono convinto che le nostre BCC giocheranno un ruolo sempre più fondamentale nella ripresa economica e sociale del nostro territorio. Abbiamo tutte le carte in regola per guardare con fiducia alle sfide e per dare il nostro contributo al Paese.”

Il Presidente Marro ha poi proseguito, toccando il tema della regolazione europea: “Accanto alla consapevolezza degli indubbi aspetti positivi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea, è altrettanto doveroso per noi non tacere circa le preoccupazioni derivanti dall’impostazione generale della regolazione europea in materia bancaria che, come ben sappiamo, ha impattato in misura sempre maggiore sull’attività quotidiana e sull’organizzazione in Gruppi delle nostre Banche. Nell’ultimo decennio, il credito cooperativo è stato sottoposto a un’alluvione normativa con pochi precedenti che, senza l’intervento puntuale ed efficace svolto da Federcasse, sarebbe stato ancora più deleterio. Il protrarsi di questa situazione ci lascia presagire che il prossimo futuro non sarà facile. Ma, ancora una volta, il credito cooperativo farà fronte alle necessità con coesione e portando avanti i valori della cooperazione.”

Il Presidente di Confcooperative Piemonte e Vice Presidente della Federazione, Tino Cornaglia, ha dichiarato: “E’ un piacere ospitare l’Assemblea annuale nella sede di Confcooperative Piemonte. Gli interventi che si sono susseguiti nel corso della mattinata di oggi dimostrano come le Banche di Credito Cooperativo siano, anche in questa fase così delicata, al costante servizio della comunità e abbiano il compito di diventare un punto di riferimento per il territorio. Questo grazie al loro carattere mutualistico e alla democrazia economica realizzata attraverso la partecipazione dei soci. Ho il piacere di vedere quotidianamente la passione e il contributo continuo che le tante società cooperative sanno dare al nostro territorio. Se ciò è vero per le imprese in generale, lo è certamente anche per le banche cooperative, che dimostrano la capacità di distinguersi per impegno e legame con la comunità. Dobbiamo continuare a mettere il territorio e le persone al centro, perché sono certo che senza questi due elementi non possa esserci sviluppo.”

Prezioso il contributo e la panoramica offerta dal Direttore della Federazione nazionale BCC, Sergio Gatti, che ha dichiarato: “Le BCC, a seguito della pandemia, si trovano di fronte all’inevitabile necessità di accompagnare il cambiamento e di agevolare le diverse transizioni che si intrecciano – ecologica, sociale, digitale, del lavoro, demografica – sostenendo gli investimenti delle famiglie e delle imprese e quindi il protagonismo dei territori. Avremo la possibilità di cogliere opportunità, implicite ed esplicite, che il contesto ci offrirà. Per la loro propria natura, le Banche di Credito Cooperativo non resteranno ai margini di progetti e processi di importanza crescente per le comunità. Le sei missioni del PNRR, dalla cultura alla rivoluzione verde al rafforzamento dei presìdi sanitari, interessano tutti i cittadini e tutti i luoghi del nostro Paese. Grazie anche alla propria capillare presenza, le BCC potranno – anche con il supporto delle Capogruppo Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca – aiutare a realizzare nei territori i contenuti delle sei missioni con una tipica logica mutualistica. Il punto di partenza è certamente la maggiore valorizzazione dell’offerta che già abbiamo a disposizione.

Come riportato sempre più di frequente dalla letteratura economica internazionale, le BCC hanno avuto il merito di ridurre le disuguaglianze di reddito. In che modo? Finanziando il lavoro, attraverso il credito alle famiglie e alle imprese. E’ la conferma scientifica dell’efficacia e della attualità di un modo alternativo – quello appunto mutualistico – di fare banca. Questo è – e deve continuare a essere – il nostro valore aggiunto.
Tengo a sottolineare il ruolo determinante delle persone. Se le BCC hanno saputo sostenere la resilienza delle famiglie, se la fiducia è in crescita continua, come testimonia l’aumento del numero dei soci, se le nostre realtà possono vantare una grande solidità, tutto questo è grazie al lavoro costante di voi tutti.”