Covid Piemonte, le strutture residenziali potranno continuare ad avvalersi di infermieri ed O.S.S. sotto contratto con le Asl

Fino al 31 dicembre 2021, possibile entro lo stesso termine anche il reclutamento temporaneo di personale infermieristico e di supporto, in possesso di titolo abilitante o qualifica conseguita all’estero

Le strutture (per anziani, disabili, minori, psichiatriche e delle dipendenze) residenziali e semiresidenziali del Piemonte potranno continuare ad avvalersi, fino al 31 dicembre 2021, delle prestazioni professionali di infermieri o operatori socio-sanitari, già occupati a qualunque titolo, anche nel caso in cui il lavoratore stesso venga assunto e contrattualizzato dall’Azienda sanitaria locale.

Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, il cui contenuto è stato comunicato oggi alle direzioni generali delle Asr, agli enti gestori delle politiche sociali, alle strutture residenziali e semiresidenziali e alle associazioni datoriali.
«Comprendiamo le difficoltà incontrate dalle strutture sanitarie sul fronte del personale a causa della pandemia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – e cerchiamo di venire loro incontro con un provvedimento che consente di offrire una risposta concreta alla domanda di assistenza. Con il miglioramento della situazione sanitaria, confidiamo in un graduale ritorno alla normalità».
Il provvedimento proroga il termine, fissato dalla precedente delibera del 1° dicembre 2020 al 31 luglio 2021, fino alla fine dell’anno.

La stessa Dgr autorizza, fino al 31 dicembre 2021, le Aziende sanitarie e le strutture sanitarie private o accreditate al reclutamento temporaneo del personale infermieristico e di supporto impegnato nell’emergenza Covid, in possesso di titolo abilitante o qualifica conseguita all’estero.
Sarà costituito un elenco regionale dei professionisti disponibili ed in possesso dei requisiti per l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario, come previsto dal Dl 18/2020 (cd “Cura Italia”).
Le procedure operative per l’acquisizione delle domande e per la costituzione dell’elenco saranno a cura della Direzione regionale Sanità.