Covid, per i bus turistici slittano alcuni adempimenti

Posticipate al primo luglio 2022 le verifiche di legge sul numero degli autisti e la natura giuridica del rapporto di lavoro del personale dei bus noleggiati con conducente. Queste le norme approvate oggi a maggioranza in Consiglio regionale con la legge “Disposizioni urgenti in materia di trasporti”, presentata dal consigliere Matteo Gagliasso (Lega).

La sospensione dei termini – si legge nella relazione presentata in aula da Gagliassosi è resa necessaria per evitare la revoca delle autorizzazioni da parte delle Province a quelle imprese la cui attuale organizzazione aziendale non consentirebbe di certificare la percentuale prevista per il rapporto mezzi-autisti” a causa dei blocchi del settore trasporti attuati durante la pandemia.

Anche i relatori di opposizione Alberto Avetta (Pd), Francesca Frediani (Movimento 4 ottobre) e Ivano Martinetti (M5s) si sono detti sostanzialmente d’accordo con un provvedimento molto snello (ha solo 4 articoli) che non pregiudica il Testo unico sui Trasporti ma sostiene il settore dei bus turistici in una fase di obiettiva emergenza. Particolare attenzione è stata posta nei vari interventi alla tutela della salute dei lavoratori e alla sicurezza dei viaggi, in relazione all’alternanza dei turni di riposo degli autisti.

Il consigliere Paolo Bongioanni (Fdi) ha espresso il voto favorevole del suo gruppo “per una legge che favorisce le aziende di trasporto che hanno avuto in questi mesi di pandemia un calo di fatturato vicino all’80%, anche a causa delle misure anticovid che hanno di molto ridotto le capienze dei mezzi”.

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi è intervenuto in chiusura: “Questo disegno di legge raccoglie le istanze del mondo del trasporto. Da un lato guarda al settore turistico andando a derogare temporaneamente una norma sul rapporto tra mezzi e autisti, che risulta chiaramente anacronistica in un momento in cui i bus turistici sono fermi. Dall’altro amplia la tempistica per il debito informativo delle aziende, dal momento che nel contesto attuale di difficoltà economica ci sono evidenti problemi di realizzazione dell’implementazione tecnologica richiesta. Una deroga per qualche mese può aiutare molte realtà del TPL piemontesi“.